lunedì,Giugno 17 2024

Reggio, cultura e impegno sociale tra le mura del “Giardino di Eracle”

“Sensibilità chimica multipla” il nuovo libro di Ines Polo, è stato presentato ieri

Reggio, cultura e impegno sociale tra le mura del “Giardino di Eracle”

«Una struttura architettonica nel cuore di Reggio Calabria che richiama l’antica Roma». Così  il dottor Salvatore Borrelli, medico chirurgo in pensione, appassionato di cultura, regista, scrittore e saggista, definisce “Il Giardino di Eracle”. «L’intento – prosegue il dottor Borrelli – è l’aggregazione del ‘vicinato’, inteso non soltanto sotto l’aspetto abitativo ma come interpretazione affettiva del termine; in tale esegesi, il vicino è il ‘prossimo’, l’amico, la persona cara. In definitiva coloro che sono vicini al nostro cuore, le persone a noi care».

Realizzato da poco tempo, il Giardino di Eracle rappresenta quel luogo particolare che ben si presta alle iniziative sociali e culturali da condividere con i nostri ‘vicini’, prima delle quali è stata appunto la presentazione del libro di Ines POLO, infermiera professionista in congedo che è stata proprio vittima di questa patologia. Infatti, la “Sensibilità Chimica Multipla” o SCM è una condizione caratterizzata da una sensibilità eccessiva a sostanze chimiche comuni presenti nell’ambiente, come profumi, detergenti, prodotti per la pulizia, vernici, ecc. Le persone affette da SCM reagiscono in modo anomalo a queste sostanze, manifestando sintomi come mal di testa, vertigini, nausea, irritazioni cutanee, problemi respiratori e altri disturbi fisici e psicologici. La SCM è una condizione complessa e controversa, la cui causa esatta non è ancora completamente compresa dalla comunità scientifica. Alcune persone che soffrono di SCM possono avere una sensibilità estrema e invalidante, che può compromettere notevolmente la qualità della loro vita. Una patologia in fase di definizione, riconosciuta in Canada ma non qui in Europa, per l’assenza di approfonditi studi, dal momento che scaturisce da una sorta di sensibilità chimica ed elettromagnetica, anche per una questione di interessi che orbitano intorno al mondo dell’industria chimica e delle telecomunicazioni.

Il libro di Ines Polo è una sorta di viaggio dentro la SCM, un diario di questa esperienza condizionante con la quale Ines convive, ammesso che sia possibile conviverci, da circa 38 anni, quando, infermiera professionale diventa sensibile all’etere, molto diffuso negli ambienti ospedalieri. All’inizio però non si sospetta di tale correlazione, Ines ci arriva attraverso alla sua capacità obiettiva, notando che in presenza etere nell’ambiente, il suo organismo reagisce con una serie di sintomi, primo fra tutti l’asfissia, che la portavano quasi alla morte.

Nel libro c’è tutto il narrato, il vissuto di questa sua storia, di questa sua sofferenza e della sua lotta che l’ha portata a sensibilizzare e ad ottenere parte di quelle che erano le sue richieste di fronte ad una costante sofferenza per questa misconosciuta patologia.

Al riguardo il dottore Borrelli ne da una definizione: “misconosciuta”, termine che purtroppo deve essere usato. «Il libro di Ines Polo è da un lato una denuncia su quanto lei ha vissuto, ma anche per cercare di sensibilizzare orecchie che ancora sono sorde alla problematica, sensibilizzando le persone ad interessarsi alla patologia. Sono molte infatti le persone che sicuramente soffrono di Sensibilità Chimica Multipla e non lo sanno e per le quali basta l’odore di un estratto chimico per scatenare una crisi. Il giardino di Eracle si fa portatore portatore di questa iniziativa proprio per stare vicino a chi ne ha bisogno, quindi il concetto del vicinato si sposa benissimo con l’iniziativa della presentazione di questo libro, dal momento che non è un romanzo, non è un racconto, non è una storia fantastica: è una realtà che tocca delle corde particolari a cui tutti noi possiamo essere soggetti e di cui possiamo essere vittime».

In tale contesto, l’iniziativa avanzata nel Giardino di Eracle è fare la cassa di risonanza al fine di dare voce  a tutti quei soggetti che hanno comunque un allarme sociale da lanciare, delle cose importanti da da dire e non trovano in questo momento un microfono dove poter condividere queste informazioni così importanti.

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