lunedì,Maggio 6 2024

Gala-gol, esultano in mille: al Menti vince la Reggina, finisce 0-1

Prima vittoria fuori casa per la squadra amaranto di Alfredo Aglietti

Gala-gol, esultano in mille: al Menti vince la Reggina, finisce 0-1

di Matteo OcchiutoPrima vittoria esterna voleva essere, prima vittoria lontano dallo Stretto è. La Reggina di Alfredo Aglietti conquista i primi tre punti lontano da casa (leggi il tabellino della gara), culmine di una prova non spettacolare, non esaltante, ma compatta, cinica, da cadetteria. Questo basta a Crisetig e compagni per volare a quota 13 punti, momentaneamente al sesto posto della classifica di Serie BKT.

Le scelte

Aglietti cambia rispetto a Pisa, soprattutto perché torna a disposizione Jeremy Menez che diventa subito titolare nello scacchiere amaranto. Fra le altre variazioni si segnalano l’esordio stagionale di Loiacono al posto di Lakicevic oltre a Bianchi e Turati che partono dal primo minuto rispettivamente accanto a Crisetig e a difesa della porta amaranto. Nel Vicenza solo panchina iniziale per Meggiorini, il tandem offensivo è composto da Longo e Diaw supportati da Nicola Dalmonte.

Primo tempo

L’inizio della gara è vibrante: corner amaranto, Bellomo chiama lo schema a Di Chiara, messo a ridosso dell’area vicentina. Collo esterno del terzino, pallone alto ma non lontano dall’obiettivo. Risponde subito il Vicenza: fuga di Diaw e traversone nell’area piccola di Turati, Dalmonte non ci arriva per questione di centimetri. Tutto questo accade nei primi quattro minuti trascorsi dopo il primo fischio di Gariglio.

Al Menti cantano fortissimo sia gli ultras veneti, sia i quasi mille reggini, splendidi nella Curva Nord dell’impianto di viale Paolo Rossi. È ancora Di Chiara al sesto a creare caos: Bellomo regala i giusti giri al pallone che porta l’ex Perugia a crossare negli ultimi sedici metri biancorossi, la squadra di Brocchi se la cava in extremis.  Il Vicenza rischia nuovamente di passare al quarto d’ora: fallo di Cionek su Diaw e punizione affilata di Ranocchia: traversa scheggiata, Turati avrebbe potuto nulla.

Ancora il Lane protagonista al venticinque, dopo un contatto sospetto fra Diaw e Cionek: Dalmonte porta palla e dalla trequarti calcia in porta, anche in questo caso non centrata dal 34 in biancorosso. A tratti, c’è solo la squadra di Brocchi in campo. Altro affondo dei padroni di casa, altra conclusione di Diaw, altri centimetri a salvare Turati. In un momento non favorevolissimo, la Reggina la sblocca: Corner di Di Chiara, spintoni, batti e ribatti in area, poi la risolve Galabinov: stop di petto, piattone e palla all’angolino, in porta. Minuto 31: è 0-1, quarto gol in campionato per il bulgaro, sempre più indispensabile.

Nel finale protagonisti da una parte Longo e dall’altra Ricci. L’attaccante del Vicenza vince in area il corpo a corpo con Cionek ma calcia debolmente disturbato dal polacco, favorendo la parata di Turati. Poi è Grandi a dire di no al diagonale, anche questo debole, dell’11 della Reggina. Poi è Diaw a impegnare ancora Turati, con una testata che costringe al tuffo l’azzurrino. Scocca il 45esimo, dopo due minuti di recupero si va a risposo con gli ospiti in vantaggio. 

Secondo tempo

Ritornano in campo gli stessi ventidue che lo avevano lasciato al termine della prima frazione. È  la Reggina a scattare meglio dai blocchi, concedendo ai 5mila del Menti i primi cinque minuti di assoluto dominio territoriale. Brocchi prova a scuotere i suoi a dieci minuti dal ritorno alle armi: dentro Meggiorini e Taugourdeau, fuori Longo e Ranocchia.
Cinque minuti dopo il suo ingresso, il francese ex Venezia fa tremare la Reggina e il palo della porta di Turati. Punizione dai trentacinque mesi, botta violentissima che rischia di spaccare il montante.

Sulla ribattuta provvidenziale il disturbo di Stavropoulos che evita che Diaw possa ribadire in rete con tranquillità. Il secondo tempo si gioca a livelli molto più bassi rispetto al primo. Hetemaj e Laribi sono le mosse scelte da Aglietti, mentre Rivas quella obbligata quando si ferma Menez, al minuto 70. Problema fisico per il francese, di cui sarà importante stabilire l’entità. 

Cortinovis e Lakicevic sono gli ultimi due cambi di Aglietti, che si prepara al forcing finale di Brocchi con una squadra rinnovata per cinque undicesimi nel quarto d’ora conclusivo. Il forcing, però, in realtà non arriverà mai. Il Vicenza nel finale si limita a sbattere su Cionek, Stavropoulos e soci, senza riuscire a creare siti pericoli. Dopo sei di recupero, Gariglio di Pinerolo fischia tre volte, facendo esultare i mille giunti al Menti. È la prima affermazione amaranto in esterna, Aglietti porta tre punti i riva allo Stretto.

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