Reggina e Viola, l’editoriale: Alfredo Aglietti e Domenico Bolignano, condottieri di una fede

di Matteo OcchiutoAlfredo Aglietti, da calciatore, ha fatto ottime cose a Reggio Calabria. Ha vissuto momenti importanti, ha segnato gol pesanti, è stato amato e ha amato Reggio Calabria. Domenico Bolignano, invece, in riva allo Stretto ci è nato, scegliendo di legare a doppio filo il proprio percorso sportivo con quello della sua città. Il destino oggi li accomuna o perlomeno li pone in un parallelismo che li vede sedere sulle due panchine più importanti di Reggio, quelle di Reggina e Viola.

Non un compito semplice, non un percorso scevro da difficoltà. Entrambi lo sanno bene, entrambi lo vivono quotidianamente, con impegno e passione. Entrambi, in questo inizio di stagione, si sono protesi a difesa di una fede: da un lato quella amaranto, dall’altro quella neroarancio. I risultati danno loro ragione, legittimandone gli sforzi, ricompensandone i sacrifici e il lavoro con la gioia. Basti guardare l’esultanza di Aglietti al triplice fischio di Reggina-Parma o il sorriso di Bolignano sul pullman che ripartiva da Ruvo di Puglia portando dietro di sè i primi due punti esterni conquistati dalla Viola in campionato. 

Alfredo e Domenico non si stanno limitando, però, a guidare amaranto e neroarancio, ne stanno incarnando i colori, ergendosi a condottieri di tutti coloro che, settimana dopo settimana, girano lo stivale portando con sè i vessilli di Reggio Calabria, calcistici o cestistici che siano. Obiettivi e ambizioni, chiaramente, non sono uguali, ma uguale è nei due allenatori lo stimolo e la pretesa verso le proprie squadre – anch’esse, comunque, esemplari – a dare il massimo. Fin qui, il mix ha prodotto un terzo posto per la Reggina ed un sesto per la Viola, forse anche oltre le aspettative e le richieste delle dirigenze a inizio stagione.

Un rendimento che testimonia l’importanza di avere a disposizione una guida tecnica sì capace ma anche in grado di incarnare valori e colori. L’importanza, insomma, di avere in panca due come Alfredo Aglietti e Domenico Bolignano. 

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