domenica,Giugno 16 2024

Medaglia d’argento a Tokyo ma senza spazi per allenarsi. Enza Petrilli chiede aiuto sui social

Il tema era conosciuto da tempo, la carenza di strutture sportive dove l’atleta in carrozzina può allenarsi

Medaglia d’argento a Tokyo ma senza spazi per allenarsi. Enza Petrilli chiede aiuto sui social

«AAA Cercasi a Taurianova un posto (al chiuso) che abbia almeno 20 metri di profondità». Non è un avviso come tanti, quello che è stata costretta a pubblicare Enza Petrilli – la campionessa di tiro con l’arco, medaglia d’argento alle paralimpiadi di Tokio – che, tramite la propria pagina face book, scocca la più amara delle provocazioni dopo che a lungo aveva preferito non fare polemiche. Il tema era conosciuto da tempo, la carenza di strutture sportive dove l’atleta in carrozzina può allenarsi, ma a nulla nel paese dove vive sono sembrati valere la notorietà e i meriti che Petrilli ha dimostrato, tanto da diventare dopo il successo testimonial italiana all’expo di Dubai, su indicazione del Comitato paralimpico nazionale. La campionessa cerca «un posto da affittare – così si legge nel post – per potermi allenare durante i mesi estivi».    

Anche dopo i premi si ripete quindi l’anomalia di un sistema locale che, in passato, Petrilli aveva censurato spiegando che «se sono riuscita a vincere lo devo ad un mio amico imprenditore che mi ha messo a disposizione il cortile della sua fabbrica, e il comune di Cinquefrondi che mi ha dato un campo dove allenarmi».   Quando si dice che non basta essere i migliori, visto che dopo la medaglia di Cinquefrondi l’atleta è diventata cittadina onoraria, mentre a Taurianova ha i problemi di sempre. Da qui la decisione di riporre nella faretra la paziente attesa e di scoccare una provocazione che sembra abbia centrato il bersaglio.

«Il sindaco stesso – spiega al telefono Michelangelo Minutoli, marito della campionessa – è intervenuto per trovare una soluzione definitiva. È stata convocata una riunione al Comune con i rappresentanti di tutte le società sportive che utilizzano le palestre delle scuole per decidere orari utili per gli allenamenti, vista la disparità di trattamento registratasi». L’incontro è in programma oggi, esito proficuo di un avviso social che quindi ha avuto l’effetto sperato rispetto all’utilizzo plurimo delle strutture sportive.  

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