Reggina, Stellone si presenta: «Credo nella salvezza, altrimenti sarebbe stato folle venire»

Roberto Stellone è il nuovo allenatore della Reggina. Classe 1977, nato a Roma, un passato da calciatore amaranto oltre che da mister di Frosinone, Bari, Palermo e Ascoli. «Sono felicissimo di tornare in questa città bellissima – ha raccontato in sede di presentazione – ho un ricordo bellissimo dell’annata in cui sono stato qui. Colgo l’occasione di ringraziare Massimo Taibi e Fabio Iengo, starà a me ripagare la loro fiducia»

Chance

«Non mi potevo far scappare la possibilità di allenare in una piazza bella e calda come Reggio. Ho allenato a Bari, Frosinone, Palermo, Ascoli e Arezzo, le mie scelte sono state dettate dal peso dei club spesso, vivo di questo, vivo di questi stimoli. Sono consapevole che la scelta sia difficile, ma non è impossibile. Chi ci sta dietro si sta muovendo sul mercato, è in salute, subentrare ora è delicato. Vanno decise le entrate e le uscite, l’impegno e il lavoro ripagano di solito».

Fiducia

«La squadra è sfiduciata, dobbiamo invertire questa rotta. Se lo faremo subito sarà un ottima cosa, altrimenti lo faremo con il lavoro. È la testa che fa andare veloci le gambe. Quando alla tensione subentra la paura diventa difficile fare anche un passaggio di due metri. La mia mentalità è stata quella di cercare di vincere tutte le partite, bisogna capire che abbiamo una rosa che ha le carte in regola per tirarsi fuori da questa situazioni. Sono convinto di potermi salvare, sarei stato un pazzo a venire qui se non lo pensassi».

La squadra

«È un momento delicato, molti giocatori leggono il proprio nome sul mercato, mi devo fare in pochissimo tempo un’idea rapida non solo sulla condizione fisica ma anche mentale. In questi quattro-cinque giorni prima della settimana tipo, lavoreremo su questo».

Mercato

«Qualcosa si farà, non c’è da stravolgere il mondo. Menez? Giocatore indiscusso, mi piacciono i giocatori di qualità, sono quelli che nelle partite sporche si inventano la giocata e lui è uno di quelli. È un giocatore importante, è a disposizione. Per me da lunedì partono tutti da zero».

Modulo

«Oggi non ho un modulo iniziale, in carriera mi sono adattato spesso in base al materiale a disposizione. Lo vedremo di partita in partita, a Frosinone ho vinto due campionati con il 4-4-2, a Palermo ho perso una finale playoff con il 4-3-1-2, cambia in base alle caratteristiche. Non ci troveremo ogni domenica a sapere quale modulo utilizzerà Stellone, poi oggi con cinque cambi si può stravolgere tutto a gara in corsa. Per me sono importanti i concetti base: la voglia, lo spirito di sacrificio».

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