lunedì,Aprile 29 2024

Reggina, nuove luci al Granillo: ma l’attesa è snervante per squadra… e prato

L'impianto di viale Galilei avrà una nuova illuminazione: bene questi ammodernamenti, ma occhio al manto erboso. Si evitino le figuracce degli altri anni

Reggina, nuove luci al Granillo: ma l’attesa è snervante per squadra… e prato

Nuove luci al Granillo. In attesa di conoscere quale sarà il destino della Reggina, l’impianto di viale Galilei sarà oggetto di un importante lavoro sull’impianto di illuminazione, la cui consegna è avvenuta stamattina, come vi avevamo preannunciato qualche giorno fa. La società amaranto, come da prassi, aveva indicato il San Nicola di Bari come stadio alternativo, ma in ogni caso il Granillo continuerà a essere pienamente funzionante.

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L’intervento di efficientamento energetico, con più luminosità ed un risparmio sui consumi, verrà condotto sul sistema di illuminazione dell’area da gioco prevedendo dei proiettori a LED ad alta efficienza, dotati di driver che ne permettono la modulazione, consentendo di realizzare scenari d’illuminazione a differenti livelli d’illuminamento e quindi di consumi energetici. A lavori finiti (dureranno cinque mesi), il Granillo sarà dotato di luci degne del campionato di Serie A. Ma, a oggi, non c’è la certezza che vi sia una squadra quantomeno di Serie B.

Attesa e manto erboso

Continua a tenere banco, infatti, la snervante attesa della pronuncia della CoViSoC sulla domanda d’iscrizione presentata dalla Reggina di Saladini. Si saprà entro venerdì se Reggio Calabria continuerà a giocare la Serie B o se dovrà fronteggiare il secondo fallimento in otto anni. Le dita sono quantomai incrociate ma, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, niente al momento viene fatto nel caso il fine sia lieto.

Il manto erboso del Granillo nella scorsa estate

Perché se da un lato, fortunatamente, il comunicato sull’inizio dell’adeguamento dell’impianto di viale Galilei è una buona notizia, l’altro lato della medaglia fa intravedere un prato in cattive condizioni nella foto allegata. Per fortuna non siamo giunti al disastro dell’estate scorsa, quando la Reggina fu costretta a chiedere due gare fuori casa per iniziare la stagione, però prevenire, ogni tanto, sarebbe meglio che curare. Sperando, ovviamente, che prim’ancora del prato, ci sia una squadra per cui poter gioire. 

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