Si riaccendono le luci del PalaCalafiore: sabato è Domotek Volley Reggio Calabria

Trentacinque giorni dopo la capolista Domotek Volley Reggio Calabria ritorna a sfoggiare la sua collezione pregiata di schiacciate e muri, di ricezioni e muri, sotto le luci della ribalta del teatro di casa: il PalaCalafiore sabato alle 17 si accenderà, in tutti i sensi, per aprire le porte alla sfida con la Sicily Fratelli Anastasi Messina.

I siciliani occupano l’ultima posizione in classifica, ma senza farsi ingabbiare dalle frasi fatte, anche il più classico dei testacoda custodisce fascino e adrenalina. Ciononostante, il calore del tifo amaranto e l’entusiasmo dell’intero ambiente seguito alle “campagne” vittoriose a Bronte e Viagrande, insieme alle prestazioni spettacolari della squadra calabrese, alla vigilia appaiono la più sicura delle assicurazioni sul felice esito del match. Le due squadre arrivano da direzioni opposte: il sestetto radunato attorno al deus ex machina Antonio Polimeni, nei primi cinque confronti del campionato di Serie B, non ha lasciato per strada nemmeno le briciole di un set; il team guidato in panchina da Luciano Zappalà, in una fase di decisa ricostruzione dopo il profondo rinnovamento e l’intenso ringiovanimento ad altissimo tasso di sicilianità completato l’estate scorsa, è, invece, a caccia del primo successo.

Alla seconda apparizione consecutiva nel torneo cadetto, la formazione tirrenica, la scorsa stagione arrampicatasi fino alla settima piazza della graduatoria, sta crescendo progressivamente e domenica scorsa, pur uscendo sconfitta dal match al PalaCampagna di Saponara, ha fatto proprio il primo parziale del torneo nella partita contro Re Borbone Palermo. Da navigato nocchiero, coach Polimeni, nel corso della settimana, ha mantenuto alta la tensione ed ogni singolo elemento del gruppo Domotek Volley si è avvicinato alla sfida con la dovuta attenzione. Una chiara prova di maturità, individuale e collettiva: sapere con cognizione di causa che i tranelli si possono insinuare ovunque, a prescindere dai valori cristallizzati dalla classifica, contribuisce, infatti, ad allargare il solco tra la gloria e l’anonimato.

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