“Nuova solidarietà”, duecento pacchi spesa per aiutare le famiglie indigenti

Da un anno a questa parte è aumentato a dismisura il numero delle famiglie che non riesce a vivere in maniera dignitosa. Poveri che si aggiungono ad altri poveri che però trovano nell’associazione “Nuova solidarietà” di Catona un valido aiuto. L’associazione è anche centro di accoglienza, mensa anche se adesso solo da asporto e centro di ascolto, un punto di riferimento per l’intera comunità

Una storia che nasce il 21 luglio del 2000 ed è la realizzazione del sogno del giovane dirigente Pasquale Rotatore che acquistava l’immobile in via romana a Catona, nei pressi della stazione ferroviaria. L’anno successivo Rotatore morì prematuramente e l’assemblea dei soci all’unanimità deliberò di intitolargli l’opera che oggi è diventata il Centro d’ascolto e pronta accoglienza “Casa di solidarietà”.

Il presidente Scopelliti

«Nuova solidarietà non si è trovata impreparata – chiarisce il presidente Fortunato Scopelliti – perchè ha un rapporto con il territorio e le famiglie. Da anni con il centro d’ascolto abbiamo un punto di contatto settimanale e già da marzo dello scorso anno ci siamo posti il problema di queste famiglie che sono circa 200 che hanno bisogno di viveri. Questo luogo è diventato punto di riferimento sia per la mensa, ogni giorno garantiamo da 20 a 30 cene adesso solo da asporto. Mentre nella casa trovano rifugio le persone che non hanno un posto dove andare a dormire. Non solo, stiamo riuscendo anche a consentire di fare le docce, fino cinque docce al giorno».

Oltre la cucina dove le volontarie preparano la cena, le stanze per gli ospiti, il cortile una volta animato dalla mensa adesso è silenzioso. Gli ospiti arrivano dilazionati e prendono la loro cena da asporto per consumarla altrove. Le normative anticovid impongono queste necessarie distanze.

Distanze che si azzerano per quanto riguarda al conoscenza del territorio. Le famiglie che non ce la fanno ad arrivare non a fine mese, ma trovano nella casa “Pasquale Rotatore” un aiuto indispensabile: pasta, biscotti, zucchero, patate, sono i beni di prima necessità distribuiti anche due volte al mese a 200 famiglie.

«Il salone – prosegue Scopelliti – di questa casa intitolata al caro Pasquale è il luogo di impacchettamento, consegna e trasporto di viveri a circa 200 famiglie, famiglie conosciute quindi ogni pacco è finalizzato alle singole unità. Pensi che ci sono casi con anche otto figli. ci sono famiglie con otto figli. E poi ci sono i nostri volontari, entusiasti che vanno a comprare anche in farmacia ciò che occorre. Dobbiamo ringraziare anche i privati, la Caritas, la Fondazione Banco Alimentare, ed anche il Fondo U.N.R.R.A. del Ministero dell’Interno che sostiene questo progetto».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google