martedì,Aprile 30 2024

Caso murales, Fiamma tricolore: «Valuti la Procura se esistono profili di illegittimità»

La determina dei lavori non si trova ed il Movimento presenta una denuncia, tacciando di immobilità l’opposizione in consiglio comunale

Caso murales, Fiamma tricolore: «Valuti la Procura se esistono profili di illegittimità»

Resta ancora un mistero la determina sui murales del 25 aprile realizzati dall’amministrazione comunale di Reggio Calabria. Il documento che sancisce la creazione delle due opere non è stato trovato. E adesso è la Fiamma tricolore, che ad aprile aveva sollevato la questione, e che presenta une sposto in procura, tacciando l’opposizione in Comune di immobilità.

Come spiega nell’introdurre i fatti Giuseppe Gioffrè, segretario cittadino della Fiamma, nel corso di una conferenza che si è svolta nel pomeriggio di oggi «Abbiamo consegnato un esposto con tutta la documentazione. I fatti sono nati prima del 25 aprile dalle segnalazioni sui costi dei cittadini. Così abbiamo cercato la delibera che stanziava i 210mila euro, cifra che per due murales ci è sembrata eccessiva. Ha fatto seguito la levata di scudi del sindaco, e dell’assessore Scopelliti che ci ha accusati di non saper leggere i documenti. Al momento la determina dei murales non si trova. Un vero peccato perché il Comune, dopo aver aderito alla Carta di Pisa, deve votare le sue attività alla più assoluta trasparenza».

Francesco De Leo, segretario regionale della Fiamma aggiunge che si tratta di una «Denuncia di mancata regolarità- sottolineando – questa amministrazione non è nata nel miglior modo: dai brogli elettorali, alla questione rifiuti. Siamo in un Paese in cui non si conosce l’entità del numero delle schede taroccate. Da osservatori esterni troviamo l’opposizione inesistente, se non per la consigliera Iatì a cui abbiamo chiesto aiuto per verificare l’esistenza della determina. Cos’altro deve succedere perché lo Stato ed il prefetto aprano gli occhi per aggiustare questa politica carente?».

A Giuseppe Minnella, portavoce provinciale del Movimento sociale Fiamma Tricolore tocca spiegare i passaggi che hanno portato all’esposto «Il tutto nasce che dopo il 10 aprile si inizia a parlare dei murales. Abbiamo evitato di sollevare la questione perché non sembrasse una questione politica legata alla data del 25 aprile. Ma tante sono state le segnalazioni. Le perplessità nascono dopo aver letto alcuni messaggi su gruppi cittadini del noto social network “Facebook”, in cui alcuni soggetti, accennavano a costi esorbitanti per la realizzazione delle opere in oggetto. Decidevamo così di informarci sulla vicenda facendo accesso all’albo pretorio online della città di Reggio Calabria. In questo modo potevamo prendere visione della delibera n.67 del 07/04/2021 e della relativa proposta di delibera n.104 del 07/04/2021 ma nessuna traccia della determina dirigenziale.

Non riuscendo a reperire altra documentazione amministrativa, nonostante le norme ai sensi della trasparenza amministrativa degli enti pubblici prevedano la pubblicazione online di tutti i documenti riferibili alle pubbliche amministrazioni, nonché l’adesione del comune alla Carta di Pisa – Avviso Pubblico, codice etico per promuovere la cultura della legalità e della trasparenza negli enti locali, producevamo in data 23 aprile un comunicato a nome del Movimento Sociale Fiamma Tricolore e  chiedevamo alla consigliera Filomena Iatì affinchè, di reperire il documento personalmente»

Nel ripercorrere i fatti Minnella ricorda, la sera del 23 aprile «la risposta dell’assessore Rosanna Scopelliti che diceva che quanto da noi dichiarato rappresenta delle “falsità” aggiungendo “Il costo dell’opera ovviamente è molto inferiore, circa un decimo di quanto affermato strumentalmente” e “inoltre con la massima trasparenza il rendiconto finale sarà reso pubblico non appena disponibile”.

Appare, a nostro parere, estremamente singolare, che per conoscere il costo di un’opera si debba attendere un “rendiconto finale” e non sia invece chiaro fin dall’inizio tramite una determina in cui oltre a individuare soggetti e modalità di esecuzione si indichi chiaramente il costo dell’opera da eseguire ante e non post realizzazione».

Sappiamo poi come sono andate le cose, la Iatì sente il dirigente Beatino che riferisce che «non esiste alcuna determina di affidamento per la realizzazione dei due murales, né la relativa quantificazione dei lavori, non avendo ancora provveduto l’amministrazione ad approvare il bilancio di previsione».

Da qui le constatazioni: «Crediamo sia necessario verificare se sia stato violato l’articolo 192 del dlgs 267/2000, se l’opera rientra tra le “urgenze” previste dall’articolo 194 dello stesso decreto, la correttezza dell’azione amministrativa in concreto sviluppatasi nonché il costo reale dell’opera ad oggi non ancora noto, l’esistenza o meno di una determina dirigenziale, l’identità del soggetto economico individuato per la realizzazione materiale dell’opera e se gli stessi abbiamo rispettato il regolamento comunale preposto, (allegato 3) e se la procedura di individuazione del soggetto attuatore sia avvenuta nel rispetto di legge e di quanto stabilito dalla suddetta determina n.1198 del 19 maggio 2020 – E, in conclusione – Valuti la procura se esistono profili di illegittima legale».

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