venerdì,Aprile 26 2024

Gerace, il comitato civico chiede l’accesso agli atti sulla SP1

Dalla Metrocity nessuna risposta. Solo notizie ufficiose su un bando per far iniziare i lavori a maggio perché l’arteria sia ripristinata per la prossima estate

Gerace, il comitato civico chiede l’accesso agli atti sulla SP1

All’emergenza, continua ad aggiungersi, pesante, il silenzio. Non c’è pace per la Strada Provinciale 1, l’arteria che da Locri porta a Gioia Tauro e che soprattutto nella prima tappa di 8 chilometri che tocca la storica Gerace, è dilaniata da frane e cedimenti di carreggiata, per il cui ripristino dal 2017 giacciono – fra i fondi destinati alla viabilità della Città Metropolitana di Reggio Calabria – 1,2 milioni di euro mai utilizzati.

Dopo l’intervento, il 24 settembre scorso, della presidente della Regione Calabria, Jole Santellimancata il 15 ottobre successivo – sul Genio Civile per il “nulla osta” al progetto definitivo firmato da Metrocity, come già in passato dei destini della SP1 non si è saputo più nulla, mentre l’erosione del manto stradale delle frane più pericolose (in particolare nelle località Puzzello e Badèa) continua con grave pericolo per la popolazione.

Per questo il “Comitato civico promotore della petizione popolare geracese per la sicurezza della SP1”, che segue la vicenda dalla raccolta di 1.500 firme in pochi giorni nell’agosto 2019, scaduto ampiamente il termine del 20 novembre 2020 entro cui (secondo la convenzione con cui la Protezione Civile ha effettuato il finanziamento) i lavori per le località colpite dal maltempo tra il 2016 e il 2017 avrebbero dovuto essere ultimate pena la restituzione dei fondi, ha provato a contattare in vario modo la Città Metropolitana reggina, ma senza alcun esito. Da qui la decisione del Comitato di chiedere a Metrocity l’accesso agli atti per capire quali sia la situazione, se ci siano eventuali impedimenti e di quale natura.

Riguardo i risultati dell’intervento fatto a suo tempo dell’on. Santelli per una soluzione rapida del problema, una risposta è invece venuta da ambienti del Genio Civile, con l’assicurazione che il “nulla osta” è stato rilasciato a fine settembre. Inoltre è emerso che tutto dovrebbe essere pronto per la gara di assegnazione dei lavori da parte di Metrocity e che questi ultimi dovrebbero cominciare in maggio per essere consegnati entro l’estate.

Notizie che non trovano conferma nel sito della Città Metropolitana, dove – salvo errori – c’è solo un opuscolo complessivo con schede sulla viabilità provinciale, in cui viene riassunta per sommi capi anche l’opera e il finanziamento della SP1 (che descrive però l’intervento originario in quattro località, ma che oggi sarà già una fortuna se si riuscirà, con i fondi disponibili, a coprire il solo intervento di contrada Puzzello, dove è rimasto un passaggio di alcuni metri, come si vede nella foto della scheda relativa), e comunque rimane l’interrogativo su eventuali conseguenze dovute al ritardo sulla conclusione dei lavori, come da convenzione che prevede appunto il collaudo entro l’ultimo giorno di ottobre dello scorso anno.

Altro punto critico, già sollevato più volte dal Comitato civico ma senza ottenere risposta, riguarda le spaccature che nel frattempo, in questi anni, si sono generate nella carreggiata in più punti sul tratto fra Locri e Gerace e fra il paese e le frazioni limitrofe, in particolare quelle che si incontrano procedendo verso lo Zomaro. Non risulta ci sia un piano di finanziamento né che in alcuni casi questi primi segni di cedimento (tutte quelle che poi sono diventate vere e proprie frane che hanno aperto le carreggiate riducendo la strada impercorribile o pericolosa sono cominciate così) siano mai state censite. Per non parlare delle contrade Barbàra e Zomino, non coperte dal finanziamento del 2017, che stanno degenerando ogni giorno con rischi sempre più gravi.

top