Incendi a Roccaforte del Greco, il sindaco chiede interventi urgenti di messa in sicurezza

Riceviamo e pubblichiamo da Domenico Penna sindaco di Roccaforte del Greco

È noto a tutti che l’area del Parco Nazionale D’Aspromonte, al cui interno ricade l’intero territorio del Comune di Roccaforte Del Greco, pativa nello scorso mese di agosto terribili incendi che devastavano ettari di boscocon una storia a dir poco millenaria, tanto da meritarsi l’accesso alla rete mondiale dei geoparchi curata dall’UNESCO. Al dramma che la popolazione locale sta vivendo, vedendo letteralmente andare in fumo i sacrifici di una vita, si aggiunge un ulteriore gravissimo problema che il sottoscritto Sindaco del Comune di Roccaforte Del Greco segnala alle Istituzioni ed agli Enti in indirizzo, riguardante l’imminente pericolo all’incolumità pubblicacon l’approssimarsi delle prime piogge, non esistendo più vegetazione a trattenere i costoni rocciosi in frana.

Invero, a riprova di quanto sopra segnalato, già nei giorni scorsi si è sfiorata una tragedia in località Paci (in prossimità del centro abitato) lungo la S.P. 23, dove un masso, staccatosi da un costone in frana, ha colpito una automobile in transito condotta da una giovane madre ed al cui interno si trovavano il figlio in tenera età e la propria madre.Da una valutazione fatta per via sintetica dall’ufficio tecnico comunale, la superficie in proiezione sul terreno che potrebbe dare luogo a fenomeni franosi importanti è complessivamente di mq 861.000,00, dal Bivio per Condofuri fino all’ingresso al paese (v. foto 1 sotto); mentre di Mq. 645.000,00 lungo la Strada Provinciale SP 23 che da San Lorenzo conduce a Roccaforte Del Greco.

Da quanto si evince dalle foto 1 e 2 ben si comprende che bisogna agire immediatamente, con interventi mirati di mitigazione del rischio, al fine di evitare conseguenze infauste alle personeche con mezzi propri o con mezzi pubblici, compreso lo Scuolabus destinato al trasporto degli studenti presso l’Istituto Scolastico sito a 20 Kmdi distanza, percorrono la strada evidenziata in rosso nelle foto 1 e 2. 

Trattandosi di terreno molto acclive, in alcuni punti si passa da quota 860,00 mt a 1.200,00 mt, l’intervento da compiere preliminarmente dovrà essere volto all’eliminazione dei massi pericolanti di qualsiasi dimensione essi siano, che incombono sulla sottostante strada, unica via di accesso al Paese.

Successivamente, per mitigare il rischio da frane in roccia occorre ridurre non solo la pericolosità, mediante interventi sulle cause che producono l’instabilità, ma anche la vulnerabilità, attraverso interventi di rinforzo strutturale sulle opere a rischio, o con protezioni di tipo passivo, come lo sono le barriere paramassi o le reti metalliche rinforzate con funi.  Pertanto, con la presente si chiede alle Istituzioni e agli Enti in indirizzo, ognuno per quanto di propria competenza, di intervenire immediatamente al fine di eliminare le situazioni di pericolo sopra descritte.

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