Villa San Giovanni, le associazioni contro le nuove antenne di telefonia mobile

Non intendono darsi per vinti cittadini villesi, riuniti in Comitati ed Associazioni da tempo operanti sul territorio, opponendosi alla autorizzata, da parte dell’Ente Comunale,  realizzazione di impianto di telefonia mobile Wind tre Rc 094   – Villa S, Giovanni Est, contrada Trapezio.

Sono il comitato civico “No Antenne Si Salute”, il Comitato COSAVI e la Associazione Nuvola Rossa, che,  in seguito ad istanza di accesso agli atti, inoltrata tramite pec apprendevano dell’esistenza di provvedimento autorizzativo Suap corredato di parere di conformità urbanistica emesso dai competenti Uffici tecnici comunali, con il quale la società Galata spa veniva autorizzata alla realizzazione di impianto di telefonia mobile Wind tre Rc 094   – Villa S, Giovanni Est, contrada Trapezio.

«Ebbene – si legge in una nota – tale provvedimento appariva, sin da subito, abnorme ed illegittimo, in quanto in contrasto con le disposizioni vigenti in tema di Regolamento Comunale in materia, nonchè oltremodo pregiudizievole per la salute dei cittadini».

Dopo espliciti rilevi, manifestati ed espressi con comunicazioni pec del con ordinanza del Sindaco ff. il Comune di Villa San Giovanni provvedeva alla sospensione della procedura di installazione suddetta, fino alla data di oggi.

«Tuttavia, risultando ormai prossima la scadenza del periodo di sospensione della procedura, senza comunicazione alcuna in merito ad eventuale annullamento della procedura stessa, i soggetti interessati inoltravano formale diffida all’Ente Comunale, tramite il legale di fiducia che li assiste e supporta in questa “battaglia”, Vito Crimi, rimasta ad oggi inevasa».

«La vicenda riveste una importanza di rilievo, alla luce delle problematiche che ne scaturiscono e scaturirebbero  nel caso di completamento dell’iter esecutivo, sia in considerazione delle violazioni regolamentari presenti, sia in considerazione, nel caso concreto, di problematiche per la salute di un cittadino abitante in loco, che ha subito, per come documentato all’Ente, un delicato intervento chirurgico di sostituzione di valvola aortica e mitralica con impianto valvolare meccanico, che potrebbe subire gravi danni dalla propagazione delle onde elettromagnetiche scaturenti dal suddetto impianto».

«Un attento esame dell’istruttoria, infatti, evidenzia, secondo una valutazione tecnico/legale effettuata dagli scriventi, come sia assolutamente carente  l’istruttoria effettuata dalla SUAP e dal Comune di Villa San Giovanni in merito, che legittimerebbe l’annullamento in autotutela, non la semplice sospensione, della procedura autorizzativa de qua».

«Nel caso di specie, a poca distanza dal sito individuato per l’installazione dell’impianto SRB, sono presenti ben due istituti scolastici ed un centro ludico per bambini, frequentati da un numero rilevante di minori e di ragazzi, presenti in loco per diverse ore durante 6 giorni la settimana».

«Anche in ragione della presenza di tale area, l’istruttoria avrebbe dovuto essere espletata con più rigore, posto che, in presenza di tali aree, alla stessa stregua dei parchi giochi, viene richiesto dal regolamento comunale il rispetto di una distanza minima di 300 metri».

«A ciò si aggiunga altra fattispecie di rilevo, ossia la circostanza per cui le autorizzazioni suddette fossero state concesse da Suap senza neppure attendere, per come previsto da regolamento, il parere obbligatorio, seppur non vincolante, del Nucleo di valutazione comunale, che, consultato ad autorizzazioni già concesse, ossia solo in data 19.05.2021, forniva parere sfavorevole, consigliando “lo spostamento dell’antenna  in una posizione tale da essere al di fuori della distanza prevista dal regolamento”, proprio per la presenza in loco di istituti scolastici nel raggio di mt. 300 dall’installazione».

«Elementi tutti che, a parere degli istanti, devono condurre l’Ente Comune all’adozione di atto di annullamento  in autotutela della predetta autorizzazione, ad oggi sospesa solo fino al 31.10.2021».

Per tali ragioni, qualora non intervenisse provvedimento di annullamento entro la data suddetta, l’Associazione ed i Comitati coinvolti si rivolgeranno  ed i posto in essere dall’ente comunale, adiranno il TAR di Reggio Calabria per richiedere l’annullamento degli atti amministrativi ritenuti viziati ed interessando ogni autorità giudiziaria competente per la tutela dei diritti della comunità.

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