lunedì,Maggio 20 2024

Incendi in Aspromonte, l’associazione guide ufficiali del parco traccia un bilancio disastroso per non dimenticare

Per le guide «Sarà comunque una grande storia da raccontare, nell'attesa che tutto rinasca»

Incendi in Aspromonte, l’associazione guide ufficiali del parco traccia un bilancio disastroso per non dimenticare

L’ Associazione guide ufficiali parco Aspromonte riprende le foto di Google Earth che ha aggiornato le immagini satellitari a settembre 2021, «consegnandoci un’istantanea anche delle aree percorse dal fuoco nell’estate appena trascorsa. Il bilancio è impietoso e sebbene la gran parte del massiccio aspromontano sia stato risparmiato, i danni sono enormi e non vi è (lo ripetiamo) alcun ristoro possibile. Vedere e rivedere il crinale di Acatti fa venire i brividi, così come molte altre aree che avremmo potuto chiamare “casa” e che oggi sono dipinte col nero del lutto e del carbone.

Sono immagini forti, che un pò stonano con la missione e gli obiettivi della nostra Associazione e di questa pagina, ovvero valorizzare e promuovere il territorio. Ma abbiamo scelto di promuovere anche il ricordo, la cultura delle prevenzione, l’attenzione alla montagna e la vigilanza attiva. Abbiamo scelto di non dimenticare e di tenere alta l’attenzione su quanto accaduto, perché non deve più accadere. C’è silenzio, ora. Una situazione inaccettabile, senza vincitori e senza vinti, senza sapere se qualcuno sta compiendo le azioni necessarie perché questo non accada MAI PIU’. Senza capire cosa è successo esattamente e su cosa, chi e come bisogna intervenire.

Ci aspettiamo azioni coraggiose e le chiederemo, facendo la nostra parte. Noi non dimentichiamo e continueremo a camminare sul sentiero che ci sembra più giusto, mantenendo memoria e ricordo, anche se fa male. Continueremo a camminare anche tra gli aghi bruciati, in mezzo ad alberi spezzati e tra vecchie querce incenerite raccontando di quel bosco tra i più belli del Mediterraneo che la natura ci aveva regalato e che l’uomo non ha saputo difendere. Racconteremo dei patriarchi d’Aspromonte perduti, dei momenti passati con loro e degli aneddoti su come ci conoscemmo. Parleremo di quanto per noi hanno fatto e potevano fare, delle tonnellate di CO2 che avevano stoccato e di tutti i “servizi” che garantivano all’uomo. Racconteremo di quanto era bello sentirsi piccoli sotto di loro, parte di quel sistema perfetto che si chiama Biodiversità. Sarà comunque una grande storia da raccontare, nell’attesa che tutto rinasca».

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