Villa San Giovanni, tartaruga spiaggiata morta di fame

«Vorremmo darvi sempre e solo buone notizie, ma la verità è che purtroppo i miracoli non esistono. E’ incredibile dover annunciare proprio in questi giorni di festa e di quantità infinite di cibo sulle nostre tavole, che una tartaruga marina è morta di fame». E’ quanto riporta un post su Facebook del Centro recupero tartarughe di Brancaleone.

La piccola Jo è stata pescata a fine estate durante una battuta di pesca a tonno e pesce spada, e rigettata in mare dal pescatore dopo aver ingoiato amo e lenza. «Se pescarla è un incidente, negarle il soccorso è invece intenzionale, volontario, voluto. Per circa 4 mesi Jo ha “viaggiato” in queste condizioni senza riuscire a nutrirsi e senza purtroppo essere soccorsa da nessuno – si legge nel post – Allo stremo delle forze e in ipotermia si è spiaggiata a Villa San Giovanni il 15 dicembre, e grazie a Giovanni ha raggiunto il nostro Centro, dove è stata visitata, stabilizzata, e ha iniziato le terapie di sostentamento in previsione della chirurgia. La chirurgia è perfettamente riuscita, con amo e lenza rimossi dal prof Di Bello e il suo team SeaTurtleClinic -medVet- Uniba, ma le condizioni generali disperate della tartaruga hanno fatto sì che non si risvegliasse più dall’anestesia».

«Continuo a ribadire che l’unico modo per salvare le tartarughe è cambiare rotta e porre fine alla crudele mattanza che avviene in mare, di cui anche loro sono vittime. Ringraziamo comunque il prof Di Bello e il suo team per la disponibilità anche a ridosso delle feste, e Giovanni che insieme alla Guardia Costiera di Villa San Giovanni e al dottor Taranto dell’Asp per aver collaborato a questo recupero affinché di provasse a salvarla».

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