venerdì,Maggio 17 2024

Ecologia Oggi, i sindacati proclamano lo sciopero per il 31 marzo

Dopo il “botta e risposta” coi sindacati sui mancati pagamenti dell’azienda si fermano per 24 ore i lavoratori degli impianti di Gioia Tauro e Siderno

Ecologia Oggi, i sindacati proclamano lo sciopero per il 31 marzo

Lavoratori di Ecologia Oggi dei siti di Gioia Tauro e Siderno in sciopero il prossimo 31 marzo. La proclamazione sciopero per l’intero turno di lavoro di tutti i dipendenti nell’arco delle 24 ore arriva dalle sigle sindacali di Fiadel Giuseppe Triglia, Fp Cgil Patrizia Giannotta e Francesco Callea,  Fit Cisl Domenico Giordano, Uil Trasporti Domenico Lombardo.

Lo sciopero

I sindacati avevano proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale impiegato sui siti produttivi di Gioia Tauro e Siderno il 18 marzo scorso «per il continuo e reiterato ritardo nel pagamento degli stipendi ai lavoratori – spiegano – ad oggi la situazione riguardante il pagamento degli stipendi non è cambiata e perdura nel continuo ritardo e soprattutto nell’incertezza». Lo sciopero sarà così organizzato: dalle ore 07:01 di giorno 31 marzo 2022 alle ore 06:59 del 01 aprile 2022: Mbt dalle ore 06:01 di giorno 31 marzo alle ore 05:59 del primo aprile 2022; uffici e pesa: dalle ore 06:01 di giorno 31.03.2022 alle ore 05:59 del 01 aprile 2022; impianto di Siderno dalle ore 00.01 alle ore 23:59 del 31 marzo 2022.

L’apertura di Ecologia oggi

Dopo la reazione del sindacato alle polemiche create da Ecologia Oggi che addossava la responsabilità dei mancati pagamenti alla Città metropolitana e la risposta a tono del consigliere delegato all’Ambiente ed al Ciclo integrato dei rifiuti Salvatore Fuda, era arrivata nelle scorse ore la reazione di Ecologia Oggi con un’apertura nei confronti dei sindacati «Nel rispetto delle corrette relazioni sindacali, da sempre al centro della nostra azione aziendale, auspichiamo anche noi, come richiesto da alcune organizzazioni dei lavoratori – si legge nella nota – un celere incontro con tutte le istituzioni preposte per fare piena e definitiva chiarezza sul servizio di gestione degli impianti, e in particolare sui ripetuti e diffusi ritardi nei pagamenti da parte di alcune amministrazioni locali.

D’altro canto sono stati gli stessi soggetti pubblici ad ammettere difficoltà nelle erogazioni delle spettanze, difficoltà che inevitabilmente si riversano sull’azienda e che con enorme sforzo stiamo tentando di contenere per evitare ulteriori ripercussioni sui nostri lavoratori. Ribadiamo, ancora, che il servizio – per tutto ciò che è di nostra competenza- viene realizzato nel rispetto e nell’assoluta cura di tutti gli standard di sicurezza. Resta, dunque, ferma e confermata la nostra piena disponibilità a incontrare le organizzazioni sindacali e gli interlocutori istituzionali per una pronta e rapida soluzione delle criticità in essere».

La presa di posizione dell’azienda e un’apertura che, al momento, non è servita a placare gli animi. E la fissazione della giornata di sciopero lo testimonia.

top