venerdì,Maggio 17 2024

Lazzaro, la denuncia di Ancadic: «Dopo piogge, gocciolamenti nel sottopasso al bivio ferroviario»

La nota di Vincenzo Crea, referente unico dell'associazione e responsabile del comitato spontaneo Torrente Oliveto

Lazzaro, la denuncia di Ancadic: «Dopo piogge, gocciolamenti nel sottopasso al bivio ferroviario»

«L’espulsione in alcuni tratti del copriferro, la scopertura dell’armatura metallica nell’impalcato lato monte e lato mare, acqua piovana su pavimento e scale di ambo i lati, rese sdrucciolevoli, e allagamento del sottopasso divenuto inagibile. Ecco le condizioni del sottopassaggio pedonale al bivio stazione Ferroviaria di Lazzaro, dopo le copiose piogge di ieri, segno che non sono stati adottati provvedimenti idonei per evitare il ripetersi di infiltrazioni e gocciolamenti», denuncia in una nota Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile del comitato spontaneo Torrente Oliveto.

«Atteso che si tratta di fenomeni che si ripetono da molto tempo, non si esclude che  il perdurare di queste infiltrazioni potrebbero, qualora non lo abbiano già fatto, determinare ammaloramenti non visibili all’occhio umano. Va ricordato che negli anni passati le infiltrazioni di acqua piovana hanno provocato il crollo di tutto l’intonaco solaio e pignatte del viadotto stradale lato mare e lato monte. Circostanza certificata da personale dei vigili del fuoco di Reggio Calabria. Si rappresenta che l’acqua piovana ristagna sui tetti delle scale giacché non defluisce nei pluviali. E’ necessario il rifacimento della guaina asfaltica», evidenzia ancora Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile del comitato spontaneo Torrente Oliveto.

«La presente segnalazione segue le precedenti reiterate richieste d’intervento dell’Ancadic di cui si richiamano quelle datate 2 novembre 2015 e del 26 aprile 2016, con le quali tra l’altro è stata rappresentata la necessità di provvedere alla chiusura delle aperture laterali della struttura, per evitare che l’acqua durante le piogge invada le scale e i muri laterali interni, e all’apposizione delle strisce antiscivolo nei gradini delle due rampe di scale. Si ribadisce che il sottopasso non è fruibile per la presenza di barriere architettoniche alle persone con disabilità, mamme con passeggini e carrozzine, costretti ad attraversare il pericoloso tratto di strada Ss 106, ove davanti al sottopasso si sono registrati numerosi incidenti anche mortali», denuncia ancora Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile del comitato spontaneo Torrente Oliveto.

«Si informa altresì per l’ennesima volta che l’acqua piovana non scorre nel canale idraulico posto a margine lato monte della Ss 106, che raccoglie le acque piovane del paese e le convoglia al torrente Oliveto giacché all’imbocco lato sud è stata collocata una grata e, come già segnalato nel tempo, davanti alla stessa giungono rifiuti stradali che impediscono lo scorrimento naturale delle acque che si riversano e ristagnano sulla Ss 106 lato Sud. Con la presente per chiedere di effettuare attività ispettiva visiva e tecnica per accertare potenziali ammaloramenti della struttura in questione e di adottare provvedimenti a tutela della circolazione stradale e ciclopedonale», conclude Vincenzo Crea, referente unico Ancadic e responsabile del comitato spontaneo Torrente Oliveto.

top