domenica,Aprile 28 2024

Reggio, un’escursione sulle tracce del tesoro della miniera

Appuntamento l’8 ottobre alla chiesa di Arangea con lo scrittore Giorgio Gatto Costantino, autore dell’omonimo romanzo, Italia Nostra e Touring Club Reggio

Reggio, un’escursione sulle tracce del tesoro della miniera

Appuntamento l’8 ottobre con l’interessante escursione “Sulle tracce del tesoro della miniera” organizzata dallo scrittore Giorgio Gatto Costantino, in collaborazione con la sezione di Reggio Calabria di Italia Nostra e il Club di Territorio di RC del Touring Club Italiano.

L’escursione prevede un percorso, a piedi e in macchina, da Arangea a Gallina, al fine di scoprire i resti della fonderia borbonica e gli altri luoghi descritti nel romanzo “Il tesoro della miniera” di Gatto Costantino. Accompagnati da un novello “Indiana George” (ndr l’autore del romanzo) i partecipanti si incontreranno alla chiesa di San Giovanni Nepomuceno ad Arangea per poi iniziare la visita vera e propria.

Seguiranno lo spostamento a piedi all’esterno del “Baglio Attanasio” e successivamente in auto al sito della miniera, avventurandosi tra i resti del villaggio dei minatori e scoprendo un vero e proprio tesoro, lasciato ad imperituro ricordo della gloriosa attività industriale settecentesca.

Il sito di archeologia protoindustriale della “miniera” è di fatto una “fonderia borbonica” che rappresenta una vera e propria rivoluzione industriale ante litteram. Un luogo dove venivano convogliate le risorse minerarie di una vastissima zona che vede, soprattutto nella vallata del Valanidi, la presenza di diverse cave da cui venivano estratti minerali, tra cui argento e rame, che poi venivano lavorati nella fonderia.

«Parliamo di una struttura polifunzionale che dava lavoro a circa 700 addetti, più dell’odierna Hitachi che ha 600 dipendenti – spiega Giorgio Gatto Costantino – e basta pensare che siamo nella metà del ‘700 quando ancora non solo in Italia, ma in Inghilterra, Germania e Francia la rivoluzione industriale era agli albori per capirne la portata».

Un esperimento innovativo enorme per l’epoca che fece arrivare tanti operai specializzati dalla Germania che ricrearono proprio ad Arangea la loro comunità con il loro santo protettore, S. Giovanni Nepomuceno, cui è dedicata tuttora la chiesa locale. Da qui il desiderio di far conoscere un luogo particolare della città che oggi risulta misconosciuto agli stessi reggini, con l’intento di contribuire a valorizzarlo.

L’escursione proseguirà all’agriturismo Rudì con esplorazione dei rifugi rupestri antiarerei, cui seguirà un momento di approfondimento e firmalibri con l’autore del romanzo e pranzo presso l’agriturismo stesso.

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