sabato,Aprile 27 2024

Scilla, l’associazione Magna Graecia Outdoor conclude l’esperimento “Ti devo un sentiero”

Nasce così la Rete dei Sentieri del Mito, di cui il Sentiero dell'Aquila è stato l'apripista. L'idea non è solo quella di ripristinare a Scilla gli antichi sentieri, ma di andare oltre e attuare un sistema integrato

Scilla, l’associazione Magna Graecia Outdoor conclude l’esperimento “Ti devo un sentiero”

Quando la giornata si chiude con uno dei tramonti che solo questo lembo di terra sa dare, lo Stretto di Messina, è un regalo alla vita. E’ così che domenica 24 marzo in un turbine di bellezze wild si è concluso un esperimento ben riuscito chiamato : “Ti devo un sentiero”.

«Si, proprio così, un anno fa ci siamo incontrati nelle nostre “scorribande di trekking” il C.A.I. Sez. di Catanzaro e l’Associazione Magna Graecia Outdoor facente parte della F.I.E. , e pianificammo una uscita su quello che ormai è il sentiero bandiera di Scilla, il Sentiero dell’Aquila. Sono ormai più di 4 anni che l’associazione Magna Graecia Outdoor si è impegnata attivamente sul territorio di Scilla, la quale nonostante l’esplosione del mondo trekking in ogni dove, era paradossalmente rimasta tagliata fuori da questo mondo, non avendo nessun sentiero percorribile o segnalato. Il progetto associativo ha visto quindi sviluppare una rete sentieristica di tutto rispetto, degna della location, avviando uno studio certosino sui luoghi, sul mito e sulla storia.

Nasce così la Rete dei Sentieri del Mito, di cui il Sentiero dell’Aquila è stato l’apripista. L’idea non è solo quella di ripristinare a Scilla gli antichi sentieri, ma di andare oltre e attuare un sistema integrato che possa collegare con questo tipo di viaggio lento e turismo sostenibile, anche i comuni vicini in modo da fornire al turista e al viaggiatore consapevole, un itinerario lungo la Costa Viola di più giorni attraversando luoghi di cultura e di paesaggi di incomparabile meraviglia.

Partendo dal borgo di Scilla arroccato come il suo castello Ruffo su un bastione della Costa Viola, ci siamo addentrati in salita fino a raggiungere le colline soprastanti, alle pendici del selvaggio Aspromonte, dove la vista si perde in un confine che supera la bellezza. Dalle alture abbiamo visto l’aquila di Scilla con le sue ali spiegate adagiata sul mare a protezione a protezione di qualcosa di unico che la natura ha saputo regalare a questi luoghi, dalle cime dei due suoi caratteristici Puntone Cucullo e Puntone Selle, che la incorniciano sullo spettacolare sfondo dello Stretto di Messina e la Costa Viola. Il percorso fatto tutti insieme a Scilla, con Camminare Liberi e col CAI Catanzaro e vari soci provenienti da tutta la Calabria, da Castrovillari a Reggio Calabria, ci ha regalato una esperienza importante a salvaguardia di chi il territorio lo vive e lo mantiene a partire dai Sentieri.

Camminare mette in moto amicizie, conoscenze e rapporti umani che nella vita di tutti i giorni stiamo un po’ perdendo. Puoi trovarti a fianco del Prof. Alfonso Picone Chiodo e scoprire le meraviglie del suo sapere e del suo amore per l’Aspromonte. La giornata si è conclusa a Scilla, dopo questo viaggio di circa 17 km immersi nel mito e nel paesaggio, con la promessa di ricambiare la visita alle splendide Serre Calabresi per pareggiare il debito del “Ti devo un sentiero”».

Articoli correlati

top