C’è anche Scopelliti fra i detenuti agevolati dalla direttrice Maria Carmela Longo

C’è anche l’ex governatore e l’ex sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Scopelliti, fra i detenuti a cui l’ex direttrice del carcere di Reggio Calabria, Maria Carmela Longo, avrebbe riservato trattamenti di favore e occhi di riguardo.

È anche a lei, finita ieri ai domiciliari per concorso esterno, che il politico, condannato definitivamente a 4 anni e 7 mesi per aver taroccato il bilancio del Comune di Reggio Calabria, deve l’ammissione al lavoro fuori dal carcere. Un gesto che  «in prima persona e tempestivamente» la Longo ha voluto fare a Scopelliti, poco prima del suo trasferimento a Roma alla guida della sezione femminile di Rebibbia. «Sono quelle cose che sto facendo di corsa perché forse sono trasferita» confida al fratello dell’ex governatore, Tino, che con lei in quel periodo ha comunicazioni costanti e concorda ogni mossa necessaria.

I contatti, l’iter lento e niente weekend a casa

Dalle carte dell’inchiesta viene fuori come la direttrice del carcere abbia avuto contatti frequenti con Giuseppe Agliano, fedelissimo di Scopelliti, ma anche con la moglie di questi, Barbarba Varchetta. L’iter per far ottenere all’ex governatore il lavoro all’esterno è lento e viene risolto grazie ai buoni uffici dell’entourage di Scopelliti. Poi la scelta dell’associazione ove svolgere l’attività e la richiesta – non accolta dal giudice di sorveglianza – di concedere il weekend a casa. Da rimarcare come, eccetto la Longo, nessuno dei protagonisti della vicenda risulti indagato. Ma, come raccontato dettagliatamente nel servizio firmato da Alessia Candito su Lacnews24.it, per il gip la vicenda di Scopelliti, sebbene non rientri nelle contestazioni, rappresenta comunque uno spaccato utile all’inchiesta.

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