Santo Stefano in Aspromonte, rogo danneggia stazione della seggiovia

«Per cause ancora in corso di accertamento da parte delle autorità preposte, ieri mattina siamo stati costretti a prendere atto dell’avvenuta distruzione della stazione di arrivo della seggiovia Piazza Mangeruca-Monte Scirocco che di fatto rende inutilizzabile la stessa rendendo inaccessibili da tale punto i retrostanti impianti sciistici». Così in una nota il sindaco di Santo Stefano in Aspromonte Francesco Malara.

Sembrerebbe che l’incendio sia deflagrato più o meno alle ore 00,30 di sabato 7 novembre 2020 sviluppandosi nello chalet in legno dove erano installati i quadri elettrici, da qui il fuoco spinto dal vento ha incendiato anche l’affiancata stazione seggioviaria ospitante il motore.
Il surriscaldamento ha creato un effetto forno per cui le notevoli temperature raggiunte hanno sciolto tutti i cavi, rovinato il motore e finanche tagliato la fune di acciaio portante le seggiole.

«È tanta la rabbia e tanta l’amarezza – esprime il primo cittadino – ma da buon scalatori ci siamo subito rimboccati le maniche. Al momento non importa la causa, saranno altri ad approfondire, a noi interessa dare un seguito a quella che oggi è una realtà e prima era un sogno».

«Nelle more di quantificare i costi, che si presumono ingenti, abbiamo già avviato una interlocuzione con la Regione Calabria, domani l’ avvieremo anche con la Città Metropolitana di Reggio Calabria; noi chiediamo l’immediata istituzione di un tavolo che trovi la soluzione tecnica ma soprattutto economica idonea al più veloce possibile ripristino della mitica seggiovia Gambarie-Monte Scirocco».

«Con l’impegno e la collaborazione di tutti (istituzioni, imprenditori, Associazioni e privati cittadini siamo sicuri che ce la faremo. La ricostruzione è possibile, la renderemo possibile, supereremo anche questo , faremo un ulteriore scatto in avanti, questo perché lo richiedono tutti ma soprattutto lo richiede la nostra terra».

«Ed è per questo, per garantire comunque la prossima stagione sciistica che abbiamo avviato immediatamente un nuovo modello organizzativo che renda accessibile le retrostanti piste Nino Martino, Telese e Azzurra, attraverso l’utilizzo del piazzale antistante il centro servizi in prossimità del laghetto Rumia in grado di ospitare circa 150 autovetture e da lì con un servizio navetta da realizzarsi con due mini bus garantiremo il continuo collegamento tra la suddetta area di sosta e le sovrastanti piste Nino Martino, Telese e tramite quest’ultima anche con la Pista Azzurra».

«Quanto sopra con l’impegno e la promessa che faremo tutto il possibile per fare ciò che è necessario per rendere Gambarie sempre più bella, attrezzata, utilizzabile ed aperta».

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