sabato,Aprile 27 2024

‘Ndrangheta, Filippo Laganà querela Klaus Davi

Per via di un post pubblicato su Facebook in cui il giornalista scriveva che i bar del Gebbione sono obbligati a comprare il caffè da lui, che è genero di Pietro Labate

‘Ndrangheta, Filippo Laganà querela Klaus Davi

Klaus Davi è stato querelato per diffamazione da Filippo Laganà, a seguito di un post che il giornalista gli aveva dedicato, lo scorso 13 dicembre, su Facebook. Laganà ha presentato denuncia alla Procura di Reggio Calabria, che è stata notificata oggi a Davi, residente a Milano. Nel post, il giornalista scriveva, tra le altre cose, che i bar del Gebbione sono obbligati ad acquistare il caffè del genero di Pietro Labate, appunto Filippo Laganà, i cosiddetti “Ti Mangiu”.

A questo, fece seguito un secondo post, datato 24 dicembre 2020. Esattamente 2 mesi dopo però, la Procura di Reggio Calabria rendeva noti i verbali del collaboratore di giustizia Daniele Filocamo, il quale aveva dichiarato al Pm della Dda reggina Walter Ignazitto, che voleva «uccidere Pietro Labate sparandogli, perché si era comportato male con mio padre. Pietro Labate, spalleggiato da altri affiliati al suo  gruppo, aveva chiesto a mio padre di comprare il caffè da suo genero e gli aveva intimato di non aprire uno dei nostri due bar sino a quando non avesse aderito alle sue richieste».
Ancora una volta quindi, il giornalista ha pubblicato una notizia che poi ha trovato successivamente un primo riscontro in un verbale  dell’autorità  giudiziaria. Davi, difeso dall’avv. Eugenio Minniti del foro di Locri, verrà interrogato in merito nei prossimi giorni. A Klaus Davi si era rivolto tra gli altri, nella cosca Serraino, nell’aprile dello scorso anno, Tonino Filocamo, fratello di Daniele, per sensibilizzarlo su alcuni fatti di ‘ndrangheta. Filocamo si è pentito circa 10 mesi dopo e molte delle notizie anticipate da Davi sono state successivamente confermate dalle deposizioni ufficiali dei neo pentiti. 

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