Non è ancora nell’agenda del Consiglio d’Europa che la prossima settimana riunirà a Bruxelles i 27 Stati membri ma è già invece tra gli impegni del comune di Reggio Calabria, da sempre frontiera di approdo di migranti. I flussi migratori mai totalmente fermartisi nonostante il Covid, ma di cui adesso si attende un significativo incremento, si apprestano a tornare alla ribalta internazionale, non solo per lo scatto pregno di commozione disperazione che ritrae l’agente spagnolo che miracolosamente salva dalle acque un neonato nell’enclave di Ceuta.
La Spagna, quanto l’Italia, stanno infatti toccando con mano la ripresa significativa degli arrivi e proprio dai premier Mario Draghi e Pedro Sanchez ci si aspetta che la questione sia posta all’attenzione dell’imminente Consiglio d’Europa. Intanto la ministra La Morgese a Tunisi ha già parlato di collaborazione per lotta agli scafisti e flessibilità sui rimpatri.
In questo contesto, il comune di Reggio Calabria, nello specifico, il settore Polizia Municipale, servizio Protezione Civile, si prepara ad allestire la macchina dell’accoglienza e pubblica tre avvisi. Le manifestazioni di interesse riguardano procedure negoziate per l’affidamento dei servizi di fornitura di pasti, noleggio e manutenzione di bagni chimici, noleggio e posa di tendostrutture temporanee in occasione degli sbarchi di cittadini extracomunitari.
Migliaia sono stati i migranti accolti al porto di Reggio Calabria negli anni scorsi, grazie anche al contributo prezioso di volontari e volontarie e al coordinamento della Prefettura, molti i minori stranieri non accompagnati che sono stati seguiti nei percorsi di integrazione e tanti quelli che sono rimasti a Reggio Calabria. Un’esperienza che ha impegnato risorse e persone, arricchendo di umanità la nostra comunità. Un’esperienza per la quale nuovamente ci si prepara, perché ancora si oltrepassa il Mediterraneo in cerca di futuro anche al rischio della propria vita.