Brogli elettorali, parla Castorina: «Dette tante bugie e ipocrisie. Estraneo ai fatti contestati»

«Ritorno in libertà da solo non basta, assolutamente necessario l’accertamento definitivo della verità dove sarà chiarita la mia estraneità ai fatti contestati». Così si esprime, per la prima volta dopo l’inchiesta sui brogli elettorali, il consigliere comunale Antonino Castorina, che aggiunge: «Unico concorso morale di cui sono responsabile è quello per avere una città migliore, obbiettivo da sempre agognato. In questi mesi – è l’affondo del consigliere oggi gravato da divieto di dimora a Reggio Calabria – tante bugie raccontate da parte dei più, in un festival dell’ipocrisia e nel tentativo di spostare il processo fuori dalle aule di Tribunale». Poi la chiosa finale: «A Reggio Calabria non è purtroppo una novità, da uomo di legge resta intatta la mia fiducia nella Giustizia Giusta e nella Magistratura; Verità e Storia personale non vanno umiliate».

Intanto, la difesa di Castorina esprime soddisfazione per il rigetto del ricorso al TAR proposto da elettori e candidati nei confronti di Castorina Antonino e degli eletti al Comune. «Sono state integralmente recepite le eccezioni e deduzioni difensive dell’Avv. Natale Polimeni, difensore di Castorina, e degli Avvocati Fedora Squillaci ed Emilio Morabito difensori del Comune di Reggio Calabria, che hanno sostenuto l’irricevibilità del ricorso per tardività dello stesso ma anche e soprattutto la sua infondatezza, in quanto basato su un’indagine penale in corso il cui teorema accusatorio ha trovato forte e motivata contestazione da parte della difesa nella fase cautelare».

«La contestazione penale, infatti – osserva l’Avv. Natale Polimeni – non è assolutamente provata e contiene una ricostruzione dei fatti e delle operazioni elettorali che si scontra finanche con prove di natura documentale per come si dimostrerà nel corso del giudizio. Si deve, altresì, registrare un dato assolutamente rilevante relativo alla circostanza che il GIP ha provveduto alla sostituzione della misura degli arresti domiciliari con quella del divieto di dimora. Il consigliere Castorina potrà così completamente difendersi e dimostrare, con l’ausilio dei suoi difensori Avv. Francesco Calabrese e Natale Polimeni, la propria estraneità ai fatti contestati», conclude la nota a firma dei due legali. Peraltro, i difensori del Castorina hanno in programma di «svolgere attività investigativa ulteriore a quella già compiuta dagli uffici di Procura, al fine di dimostrare come il meccanismo ipotizzato non è riconducibile al proprio assistito».