Maltempo, frana parte del ponte che collega Terranova Sappo Minulio a Varapodio

A distanza di un anno la storia si ripete. Le piogge che si stanno registrando in questi giorni hanno danneggiato ulteriormente la già martoriata Sp 1 dir. Così come successe a luglio dello scorso anno, a subire maggiormente i danni del maltempo è stato il tratto di strada che collega Terranova Sappo Minulio a Varapodio, precisamente all’altezza del ponte che è ulteriormente franato, rendendo ancora più pericoloso il transito in quel punto.

Nonostante sia passato un anno, nessun intervento è stato fatto per mettere in sicurezza la carreggiata e così, anche quest’anno, proprio come successe l’anno scorso, è stato il sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari ad intervenire, transennando la parte interessata. Ma essendo una strada provinciale e quindi di competenza della Città metropolitana, non può emettere un’ordinanza di chiusura e la gente continua a transitare ugualmente, mettendo a rischio la propria incolumità. «Purtroppo la Città metropolitana è perennemente assente – ha spiegato il primo cittadino di Varapodio – e quindi, come al solito, ho mandato gli operai del mio comune a cercare di mettere in sicurezza, per quel che è possibile la zona».

Il maltempo di questi giorni non ha fatto altro che peggiorare la situazione, restringendo ancora di più il tratto transitabile ed aumentandone quindi il pericolo. In merito è intervenuto anche il movimento “Ci siamo rotti”, costituitosi proprio con lo scopo di sollecitare le Istituzioni a risolvere la questione delle strade della Piana di Gioia Tauro – soprattutto quelle che collegano i comuni della fascia preaspromontana – che da anni versano in pessime condizioni, a causa dell’incuria e dell’abbandono in cui sono state relegate.

«Et voilà – ha esordito il movimento, con un post pubblicato sulla propria pagina Facebook -. Un nuovo crollo si è verificato sul ponte tra Terranova e Varapodio, come più volte da noi segnalato e temuto, alla Procura, alla Regione, al Ministero e alla Città metropolitana. Le spruzzate di bitume qua e là non sono interventi seri, non risolvono problemi e oltretutto non corrispondono minimamente alle cifre stanziate dalla Città metropolitana per gli interventi stradali imminenti (cifre superiori a 100.000 euro).

Se questo stato di degrado esiste – ha sottolineato il movimento – se i ponti crollano e le strade franano non è la natura a determinarlo, ma la responsabilità umana. Non ci stiamo a essere trattati in questo modo! Chi deve intervenire affinché questa situazione degradante venga sanata? Lo Spirito Santo?». Detto questo il movimento si è detto pronto ad intraprendere una nuova azione legale «per denunciare l’inefficacia e la parzialità degli interventi, l’abbandono e l’incuria».

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google