sabato,Aprile 27 2024

Reggio, viale Galilei: motrici diesel accese sul binario più vicino all’area residenziale

Dopo la denuncia dell’avvocato Steve Chizzoniti, Trenitalia ha chiarito che avrebbe “spostato” le operazioni incriminate in un’area più distante dalle abitazioni. Tuttavia, poco o nulla è cambiato

Reggio, viale Galilei: motrici diesel accese sul binario più vicino all’area residenziale

Si presenta come sempre più preoccupante e pericolosa la vicenda che negli ultimi tempi ha coinvolto gli abitanti di uno dei quartieri più popolosi della città, ovvero la Via Galileo Galilei e dintorni.

Infatti, le adiacenti Ferrovie dello Stato, e Trenitalia in particolare, tra lo stupore e lo sconcerto dei vicinissimi residenti, avviano con cadenza ormai giornaliera la spregiudicata pratica di “parcheggiare” motrici diesel sul binario più vicino all’area residenziale per poi lasciarle accese a bruciare combustibile per circa dieci ore al girono, per come dettagliatamente denunciato dagli abitanti della zona.

Ciò fatalmente comporta inevitabili pregiudizi ambientali e sanitari per la cittadinanza, costretta a respirare pericolosissimi fumi tossici e polveri sottili di cui le vicine abitazioni ormai risultano ricoperte. Una giovane coppia, giunta al limite della sopportazione, e temendo per la propria e altrui salute, ha deciso di reagire interessando l’Avv. Steve Chizzoniti.

Il legale officiato, ha diffidato gli enti ferroviari dal reiterare le suddette condotte, e, al contempo, denunciato quanto verificatosi alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Calabria, ai Ministeri della Salute, dell’Ambiente e delle Infrastrutture e Trasporti, alla Prefettura reggina, alla Regione Calabria, alla Città Metropolitana ed al Comune.

Il Governo della Repubblica ha quasi immediatamente risposto per il tramite della Prefettura e del Ministero dei Trasporti. Quest’ultimo, fra l’altro, ha direttamente intimato a Trenitalia ed a RFI di rivedere le proprie procedure, “…al fine di evitare i disagi lamentati a tutela della quiete e salute pubblica e, in termini generali, contenendo l’impatto ambientale”. Anche la Regione Calabria ha risposto all’accorato appello interessando l’Asp locale, la quale ha agito effettuando i sopralluoghi di rito. Quindi, eccezion fatta per il fragoroso silenzio promanante dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria, che sembrano assolutamente disinteressate a questioni di salute pubblica e di tutela ambientale, le istituzioni regionali e nazionali sono tempestivamente intervenute.

In risposta a ciò, Trenitalia, con nota datata 29/09/2021, interloquiva con il Ministero dei Trasporti e con l’Avv. Chizzoniti, comunicando che avrebbe “spostato” le operazioni incriminate in un’area più distante dalle abitazioni. Tuttavia, poco o nulla è cambiato, visto che i locomotori in questione, nei giorni scorsi, sono stati trasferiti solo di poche decine di metri, ma sempre sullo stesso binario, per poi tornare alla loro vecchia ubicazione! Quindi la distanza dagli stessi con l’area residenziale non è affatto cambiata.

«Tutto ciò – riferisce l’Avv. Steve Chizzoniti – risulta particolarmente frustrante per i residenti, danneggiati e beffati, ai quali viene sistematicamente privato di beneficiare di decenti condizioni di vita e di salute finanche all’interno delle proprie abitazioni».

Fra l’altro, prosegue il difensore: «Come tutti sanno, l’area industriale occupata dalle ferrovie è di notevolissime dimensioni; quindi, proprio non si riesce a capire come mai Trenitalia non possa svolgere le operazioni denunciate nei binari più lontani dalle case, ovvero quelli vicino al mare, anziché nel binario in assoluto più vicino al centro abitato».

Ciò che emerge, conclude l’Avv. Chizzoniti, è che «Trenitalia ha dimostrato assoluta inaffidabilità venendo meno all’impegno solennemente assunto; pertanto, i residenti che rappresento continueranno l’ormai avviata battaglia in tutte le sedi preposte, amministrative e giudiziarie».

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