martedì,Maggio 21 2024

Siderno, sul “revamping” dell’impianto rifiuti deciderà il Tar di Reggio

Il monito del comitato civico è quello di spingere l’amministrazione comunale, e non soltanto quella di Siderno a richiedere un incontro al Presidente della Regione Calabria

Siderno, sul “revamping” dell’impianto rifiuti deciderà il Tar di Reggio

l Tar di Catanzaro ha rinviato alla sede di Reggio Calabria il giudizio sulla legittimità dell’ampliamento dell’impianto di smaltimento rifiuti di Siderno. I cittadini dovranno dunque ancora aspettare per sapere quale decisione prenderà il Tribunale Amministrativo sul previsto “revamping” dell’impianto di separazione già insistente sul territorio del comune. E’, infatti, di ieri l’ordinanza su uno dei due ricorsi presentati con la quale il Tar di Catanzaro ha spostato la competenza territoriale a decidere su quello di Reggio Calabria.

«E’ inutile e assolutamente superfluo soffermarsi sulla correttezza di tale decisione – affermano gli attivisti del comitato civico sidernese – posto che, secondo il nostro modesto parere, il Tar di Catanzaro avrebbe potuto decidere e non stiamo qui a spiegare il perché, ma ciò che rileva nel merito è l’ulteriore ritardo nella decisione di una questione vitale non soltanto per la città di Siderno, ma per tutto il comprensorio».

Il monito del comitato civico è quello di spingere l’amministrazione comunale, e non soltanto quella di Siderno, nonché il Comitato dei sindaci della Locride a richiedere un incontro al Presidente della Regione Calabria per ragionare a tutto tondo sulla gestione dei rifiuti in Calabria e per chiedere di non procedere con l’esecuzione dell’opera, prima della decisione giudiziale.

«Perché spendere 42 milioni di euro pubblici in un’opera che inquina e che a breve sarà considerata vetusta? – si chiede il Comitato – Noi qualche modesta idea sul tema ce l’abbiamo, vorremmo discuterne col Presidente della Regione Calabria, speriamo che ci ascolti e, soprattutto, che non procedano con i lavori prima della decisione del Tar sui ricorsi».

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