sabato,Aprile 27 2024

Processo Breakfast, revocata l’ordinanza di custodia cautelare a Matacena

Il gup di Reggio Calabria ha disposto anche la restituzione dei beni dell’armatore sottoposti a sequestro. L'ex parlamentare: «Giustizia dopo tante ingiustizie»

Processo Breakfast, revocata l’ordinanza di custodia cautelare a Matacena

«Il gup di Reggio Calabria Dr.ssa Bellini in accoglimento di una articolata istanza presentata dai suoi difensori Avv. Renato Vigna e Marco Tullio Martino ha disposto la revoca dell’ordinanza di custodia cautelare emessa circa otto anni addietro nei confronti dell’ex parlamentare ed armatore reggino Amedeo Matacena, che da oltre 10 anni vive all’estero e per tale ragione è tutt’oggi considerato alla stregua di un latitante».

Lo scrive in una nota l’avvocato Vigna che prosegue: «La difesa aveva illustrato varie motivazioni a supporto della invocata revoca del provvedimento restrittivo che anni addietro venne emesso sia nei confronti di Matacena che di vari suoi familiari e di persone a lui vicine.

Essendo state queste persone assolte dai medesimi fatti tratti a supporto dell’ordinanza cautelare che colpiva sia Matacena che tali suoi concorrenti in vari reati è stata avanzata richiesta di revoca del provvedimento cautelare esibendo peraltro documenti a netta riprova de fatto che i beni di Matacena non avessero alcun bisogno di essere schermati con il favore dei suoi presunti correi in quanto per come ha stabilito una ctu disposta dalla Corte di Appello di Reggio  Calabria erano tutti di provenienza lecita e dunque non sottoponibili a vincoli di natura social preventiva.

Il Giudice reggino pertanto, pur a fronte del parere contrario del PM ha assecondato la tesi difensiva esposta dagli Avvocati Vigna e Martino disponendo sia la revoca dell’ordinanza restrittiva che la restituzione dei beni sottoposti a sequestro».

Matacena: «Giustizia dopo tante ingiustizie»

«Ringrazio mia moglie e i miei avvocati Renato Vigna e Marco Tullio Martino – ha dichiarato all’Ansa l’ex parlamentare – perchè grazie al loro impegno è stata revocata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nell’ambito dell’inchiesta “Breakfast”, ed è caduto anche l’ultimo sequestro dei miei beni che adesso tornano nella mia disponibilità. Alla fine la verità è venuta a galla. Adesso manca solo la ciliegina sulla torta: la sentenza della Corte Europea e giustizia, dopo tanta ingiustizia, sarà fatta».

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