venerdì,Aprile 26 2024

Melito Porto Salvo, Ancadic: «Asp conferma discarica di rifiuti pericolosi»

Il porta voce Crea ribadisce la presenza dei rifiuti all'interno di una struttura sportiva

Melito Porto Salvo, Ancadic: «Asp conferma discarica di rifiuti pericolosi»

«A Melito di Porto Salvo l’Asp conferma la segnalazione dell’Ancadic di una discarica di rifiuti pericolosi e non dentro la struttura sportiva. Nessuno si è preoccupato della prosecuzione della pratica sportiva dei ragazzi e non solo La presenza di queste persone è consentita? Per noi no». 

Queste le parole del portavoce dell’Ancadic Vincenzo Crea che conferma come all’associazione «è pervenutauna segnalazione con la quale si chiedeva una visita nel piazzale del campo sportivo di Melito di Porto Salvo trasformato in discarica in area adibita a isola ecologica. 

In data 20 dicembre 2022 intorno alle ore 16,00 quale Referente Unico dell’Ancadi mi sono recato sul luogo ed ho constatato la veridicità di quanto segnalato, ovvero lato sud dell’ampio piazzale recintato  antistante il campo sportivo di Melito di Porto Salvo sono stati conferiti rifiuti di diversa tipologia tra cui pneumatici per veicoli, materassi, frigoriferi, televisori, materiale plastico e in legno, cartoni, contenitori di vernici in plastica e in ferro, apparecchiature elettriche ed elettroniche -RAEE, scaffalature, sacchi neri contenenti ramaglie e altri rifiuti non meglio identificabili. 

L’area è recintata e munita di chiusura con cancello scorrevole in ferro che non viene sempre chiuso. In tale data e ora nel piazzale erano posteggiate delle autovetture e all’interno del campo sportivo si svolgeva attività sportiva.

L’azione sistematica e ripetuta nel tempo da parte dell’uomo, la quantità di rifiuti scaricati, l’eterogeneità dell’ammasso degli stessi, la definitività del loro abbandono, il degrado dello stato dei luoghi per effetto della presenza di detti rifiuti, hanno trasformato l’area in una discarica abusiva di rifiuti speciali di diversa tipologia. 

Atteso il danno arrecato all’ambiente, quindi alla salute e tenuto conto che l’area è aperta al pubblico per cui chiunque si poteva avvicinare al sito, si è ritenuto opportuno segnalare quanto sopra affinché gli Uffici competenti potessero  avviare gli opportuni accertamenti tesi a verificare se la  discarica fosse stata effettivamente costituita in violazione dell’art. 256 del D.L. 3 aprile 2006, n.152, cercare di individuare i responsabili e il proprietario del suolo, quest’ultimo  per una eventuale corresponsabilità con l’autore/ri degli scarichi abusivi ed adottare i conseguenziali urgenti provvedimenti  a tutela della salute e  incolumità   pubblica   e  a   salvaguardia dell’ambiente, disponendo il trasporto e conferimento dei rifiuti tramite ditta autorizzata in discarica o impianti autorizzati secondo legge e procedere alla sanificazione del sito da parte del soggetto in capo al quale ne incombe l’obbligo di legge ed in caso di inadempienza provvedere in via sostitutiva da parte dell’Ente competente con recupero degli oneri sostenuti. 

L’Ancadic suggeriva il solerte ripristino dello stato dei luoghi onde evitare il ripetersi di incendi atteso che alla base di un albero situato a qualche metro dai rifiuti si notavano segni di un pregresso incendio. 

La segnalazione è stata prontamente recepita dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria  Dipartimento di Prevenzione  Unità Operativa Complessa Igiene e Sanità Pubblica di Melito di Porto Salvo che ha disposto ed effettuato in data 22 dicembre 2022 da personale medico una visita ispettiva sul sito riscontrando quanto segnalato e dal momento che tale situazione di degrado ed incuria è di grave pregiudizio alla salute  pubblica ed ambientale, il precitato Dipartimento ha interessato il Sindaco del Comune di Melito di Porto Salvo, notiziando il Direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’ASP di Reggio Calabria  per l’adozione di provvedimenti urgenti,  inviando materiale fotografico al fine di meglio documentare i gravi inconvenienti igienico sanitari rilevati. La nota è stata inviata per conoscenza anche all’Ancadic.

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