Mammasantissima, il racconto del carabiniere sopravvissuto all’agguato del 1994: «Vidi sparare e poi il buio»

di Francesco Altomonte – Spari, grida, paura. La sera di quel primo febbraio 1994 è un ricordo vivido e ancora doloroso per Bartolomeo Musicò. Quella sera il carabiniere è di pattuglia sulla Statale 106 assieme al collega Salvatore Serra. Un gruppo di fuoco spara ripetutamente contro la gazzella: prima davanti e poi sulla portiera del lato passeggero. I due carabinieri vengono feriti, ma riescono a sopravvivere all’agguato.

La gazzella dove viaggiavano Musicò e Serra dopo l’agguato


Questa storia e parte di una storia più grande, di una guerra. La ‘ndrangheta da una parte, lo Stato dall’altra. È una storia di crimini spesso rimasti impuniti, che talvolta hanno conosciuto una verità storica, raramente giustizia. È la storia di uomini uccisi nell’adempimento del loro dovere, ma anche di sopravvissuti. È, per questo, anche il racconto di un esempio che attraverso la memoria è necessario divenga patrimonio collettivo.

L’intervista è stata mandata in onda nella quinta puntata di Mammasantissima – Processo alla ‘ndrangheta, andata in onda martedì 14 febbraio su LaC Tv.

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