venerdì,Aprile 26 2024

Roccella, incendiato un cantiere edile: ferma condanna del sindaco Zito – FOTOGALLERY

Il fuoco è stato appiccato all’interno del cantiere dei lavori per la realizzazione del progetto “Borgo dei Carafa Wedding & Conference Destination”

Roccella, incendiato un cantiere edile: ferma condanna del sindaco Zito – FOTOGALLERY

Nella serata di mercoledì, un incendio è divampato all’interno del cantiere dei lavori per la realizzazione del progetto “Borgo dei Carafa Wedding & Conference Destination”, nell’area antistante la chiesa di San Giuseppe, nel centro storico della cittadina. Si tratta di lavori pubblici promossi dal Comune di Roccella Jonica e finanziati con il Fondo di sviluppo e coesione 2000/2006 nell’ambito del bando “APQ Borghi ed Ospitalità – Progetti di valorizzazione dei Borghi della Calabria”.

Il rogo, di matrice dolosa, secondo quanto accertato dai Vigili del Fuoco e dai Carabinieri intervenuti prontamente sul posto, ha distrutto un bagno chimico e danneggiato una struttura adibita a box ufficio di proprietà dell’impresa aggiudicataria dei lavori con sede a Forlì (FC), consorziata con due ditte esecutrici di San Giorgio Morgeto (RC) e Rombiolo (VV). Sull’accaduto l’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Vittorio Zito, esprime «ferma condanna».

«Non possiamo tollerare che i nostri continui sforzi nel promuovere la cultura della legalità, sul cui fronte siamo impegnati da molto tempo con diverse iniziative, siano vanificati da episodi così ignobili, mirati ad intimidire chi lavora con onestà e sacrifici in un territorio di per sé difficile come quello calabrese – dichiara il primo cittadino Vittorio Zito -. Nella speranza che gli inquirenti facciano piena luce per consegnare alla giustizia gli autori del vile gesto, esprimiamo, intanto, sincera vicinanza e solidarietà alle imprese vittime del grave danneggiamento e ribadiamo il nostro fermo proposito, come amministratori, a fare muro contro ogni tentativo di infiltrazione criminale all’interno della comunità roccellese», conclude Zito.

Sull’accaduto interviene anche il geom. Aldo Cannatà, legale rappresentante della cooperativa “C.P.L. Polistena”, che sta eseguendo gli interventi nell’area della chiesa di San Giuseppe: «Mi dispiace per l’atto intimidatorio che abbiamo subìto. Non ci fermeremo, ma porteremo a compimento i lavori nel rispetto del contratto, come abbiamo fatto anche in altri cantieri dove tempo addietro è successo qualche episodio simile. Purtroppo questa piaga che affligge il nostro territorio non siamo ancora riusciti a sanarla, ma sono fiducioso che, piano piano, denunciando tali episodi, lottando e continuando a fare onestamente  il nostro lavoro, riusciremo a venirne fuori.

Le cooperative affidatarie, operanti sin dalla metà degli anni ’70 del secolo scorso, rappresentano un esempio di legalità avendo sempre agito nell’ottica della mutualità per dare un lavoro dignitoso e regolare ai propri soci che sono anche le maestranze che operano nei cantieri pubblici e privati. Per questo motivo, tale vile gesto, benché doloroso perché scalfisce il patrimonio della cooperativa CPL Polistena che in quel momento operava nel cantiere, non potrà scaturire alcun effetto lesivo dei principi che animano le cooperative impegnate nel preservare i principi di legalità, mutualità e solidarietà che da quasi 50 anni le anima quotidianamente».

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