Brogli elettorali a Reggio, udienza rinviata a fine maggio

Nuova udienza stamane al tribunale di Reggio Calabria per la vicenda dei brogli elettorali nella tornata del 2020. Nell’udienza preliminare davanti al Gup, i pm Stefano Musolino e Nunzio De Salvo avevano chiesto nuovamente il rinvio a giudizio per l’ex consigliere comunale del Pd Antonino Castorina e per gli altri imputati che hanno scelto il rito ordinario. L’ex presidente del Consiglio comunale Demetrio Delfino risponde solo di un abuso d’ufficio in relazione all’autonomina di Castorina come componente della commissione elettorale.

Il procedimento vede l’ex capogruppo del Pd come principale imputato dopo un’inchiesta condotta della Digos da cui è emerso che alle elezioni comunali del 2020 avrebbero votato un centinaio di anziani che in realtà non si erano mai recati al seggio. In alcuni casi si trattava persino di persone decedute.

Secondo la Procura, i brogli sarebbero stati messi in atto grazie ai duplicati delle tessere elettorali ritirati negli uffici comunali da Castorina e dal suo gruppo. Da qui l’accusa al consigliere di accusato di essere stato “promotore, organizzatore e capo indiscusso” di un’associazione per delinquere finalizzata a “commettere più delitti in materia elettorale”.

Stando all’impianto accusatorio Castorina avrebbe dato «personalmente direttive in ordine al modus operandi da porre in essere per la materiale contraffazione dei registri e delle schede elettorali».

Stamane in aula era presente Demetrio delfino, mentre Castorina espletava le funzioni di consigliere in collegamento video con le sedute delle commissioni previste. L’udienza di oggi, come la passata, si è risolta in un nulla di fatto. Il giudice si è accorto della mancanza di atti nel fascicolo e ha disposto l’acquisizione da parte del pubblico ministero, rinviando al prossimo 23 maggio. Nello specifico si trattava della mancanza dei verbali con nomina dei rappresentanti di lista.

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