Studentessa dispersa nel fiume, il racconto: «Abbiamo visto Denise portata via dalla corrente»
Ansia e apprensione nelle comunità di Rizziconi, dove la ragazza vive, e di Polistena, dove frequenta la scuola che stava organizzando il ballo di fine anno
A Rizziconi sono ore di ansia e apprensione per le sorti di Denise Galatà, la studentessa di 19 anni, dispersa da ieri nel Pollino, dopo essere caduta nelle acque del fiume Lao, a Laino Borgo, mentre faceva rafting con un gruppo di compagni. Una notizia che ha sconvolto l’intera comunità pianigiana, che in questi momenti di attesa e grande angoscia, si è stretta intorno alla famiglia della ragazza. «Pregare e tenere accesa la speranza purtroppo è l’unica cosa che possiamo fare», ha dichiarato la mamma di una delle compagne di Denise. «Anche mia figlia è caduta in acqua e se è salva, lo deve a un suo compagno che prontamente l’ha afferrata mettendola in salvo. Denise però, i compagni l’hanno vista mentre la portava via la corrente. Sono tutti disperati, perché non hanno potuto fare niente per aiutarla. Un’esperienza agghiacciante, terribile, che ci ha segnato tutti, ma soprattutto questi ragazzi. Siamo tutti scioccati e sconvolti. Confidiamo in Dio, affinché Denise venga ritrovata sana e salva».
«Siamo tutti in attesa di avere qualche notizia – ha dichiarato il sindaco di Rizziconi Alessandro Giovinazzo, raggiunto telefonicamente da Ilreggino.it – purtroppo fino adesso di notizie positive non ne sono arrivate, però la speranza è veramente l’ultima a morire. Siamo vicini alla famiglia, ieri sera sono stato con loro insieme al comandante della stazione dei carabinieri. Siamo in contatto con le autorità del luogo e ci teniamo informati, certo la situazione non è semplice. Però, fino a quando ci sarà speranza, bisogna avere speranza. Tutta la cittadinanza è preoccupata, basta aprire i social per leggere come tutti i cittadini, di tutte le età, stanno manifestando la vicinanza alla famiglia. In paese di respira un’area di sconcerto, perché per una gita scolastica, che fondamentalmente è un evento bello che purtroppo si è trasformato in questa situazione che tutti speriamo, si concluda nel migliore dei modi».
La stessa apprensione si respira anche a Polistena, dove la giovane frequenta il Liceo “Giuseppe Rechichi”. I suoi compagni di classe non si danno pace, mentre tra gli altri ragazzi, solo stamattina è cominciata a circolare la voce dell’immane tragedia che ha colpito l’istituto scolastico. Ieri pomeriggio infatti, erano tutti intenti e occupati a prepararsi per il tanto atteso ballo di fine anno, che si sarebbe poi svolto la sera, e quindi ai più la notizia di quanto accaduto, non è giunta. Solo dopo aver appurato che il ballo era stato annullato, hanno cominciato a chiedersi il perché e a scoprirne, con sgomento, le motivazioni. E così, stamattina, tra le aule e i corridoi della scuola, aleggia solo sconforto, disperazione e lacrime. I ragazzi si fanno forza l’un l’altro, sperando che presto arrivi la notizia che Denise è sana e salva e potrà ritornare dai suoi cari.
«All’inizio le acque erano calme, ma subito dopo l’intensità della corrente è aumentata. I gommoni con noi a bordo sfioravano pericolosamente enormi massi nell’alveo del fiume, fino a quando siamo sbattuti su uno di questi massi e in tre siamo caduti in acqua». È quanto ha raccontato una delle compagne di Denise Galatà, insieme a lei sul gommone che si è capovolto. «Erano circa le 14.30 – ha aggiunto – quando siamo saliti sugli otto gommoni per fare il percorso di rafting su quel fiume. Siamo arrivati un’ora prima, poi il tempo di prepararci e indossare caschetti e salvagente e siamo saliti sui gommoni. Denise era sul mio gommone e anche lei è caduta. Pensavo di morire, poi qualcuno è riuscito ad agganciarmi portandomi a riva. Vicino a me ho visto il caschetto che indossava Denise. Ho visto la morte con gli occhi, sono rinata ieri. Spero che la trovino», ha concluso tra le lacrime.