Funerali Berlusconi, Ampa venticinqueaprile: «Grave e “di parte” il lutto nazionale»

Ampa venticinqueaprile ritiene che «il lutto nazionale debba essere deciso solo in casi eccezionali ed essere riservato soltanto alle persone che hanno esercitato “funzioni pubbliche con disciplina e onore“, così come sancito dall’articolo 54 della nostra Costituzione, sul cui testo giurano tutti coloro che esercitano pubbliche funzioni di alto livello istituzionale (dai sindaci al presidente della Repubblica). Silvio Berlusconi non ha esercitato funzioni pubbliche con disciplina e onore. In Italia i funerali di Stato sono regolamentati dall’articolo 2 della legge 7 febbraio 1987, n. 36, e dalla circolare della Presidenza del Consiglio dei ministri del 18 dicembre 2002. I Funerali di Stato, che prevedono l’assunzione delle spese a carico dello Stato, sono dovuti anche ai presidenti del Consiglio (in carica o ex-presidenti).

Altra cosa è la proclamazione del lutto nazionale, che prevede l’esposizione della bandiera tricolore a mezz’asta. Il lutto nazionale, che non ha nulla a che vedere con i funerali di Stato, viene deciso dal Consiglio dei Ministri, in maniera discrezionale, solo in casi eccezionali. In conclusione, nel caso specifico di Silvio Berlusconi, ex presidente del Consiglio, sono dovuti solo i funerali di Stato. Considerando il caso particolare (presidente di uno dei partiti rappresentati nel Consiglio dei Ministri, pluri-imputato e persino condannato in via definitiva, distintosi per non avere esercitato funzioni pubbliche con disciplina e onore) è grave e inaccettabile che il Consiglio dei Ministri abbia deciso di proclamare una giornata di lutto nazionale. Ampa venticinqueaprile denunzia l’ennesimo strappo alla nostra Costituzione, operato da un Governo che intende modificare/stravolgere la nostra Carta Costituzionale».

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