Arresti Calabria, c’è anche Sebi Romeo tra gli indagati

Nell’operazione odierna tra gli indagati c’è anche Sebi Romeo. Gli atti chiariscono che il delitto è quello di cui di cui all’art 416, 416 bis.1 cod. pen., perché agendo d’intesa tra loro, ricoprendo ciascuno di essi un preciso compito, sotto indicato, si associavano al fine di commettere una serie indeterminata di delitti contro la pubblica amministrazione, in particolare tra l’altro delitti di turbata libertà d’incanti, turbata libertà di scelta del contraente, corruzione, abuso di ufficio, nonché reati elettorali, attraverso le metodiche di seguito specificate, in particolare, in relazione alla necessità di implementare una intesa politica, volta ad accrescere il peso specifico dei soggetti politici di seguito menzionati, nel Consiglio regionale della Calabria, nei consigli Provinciali e nei consigli comunali.

In particolare quello di Crotone, attraverso una serie di riunioni programmatiche, tenutesi, tra l’altro, in uffici riservati della Regione, nonché nel corso di incontri conviviali, in particolare, tra l’altro, in data 4 aprile 2017 e 6 giugno 2017 tra Sculco Vincenzo, Devona Giancarlo e Adamo Nicola, in data 21 luglio 2017 tra Devona Giancarlo e Adamo Nicola, in data 29 ottobre 2017, tra Sculco Vincenzo, Devona Giancarlo, Adamo Nicola e Oliverio Mario, nonché in data 21 settembre 2018 tra Oliverio Mario, Romeo Seby, Adamo Nicola, Sculco Vincenzo e Devona Giancarlo.

La figura di Romeo

La figura di Romeo, si legge «promotore, all’epoca dei fatti consigliere regionale della Regione Calabria, capogruppo del Partito Democratico calabrese, d’intesa e di concerto con Nicola Adamo e Mario Oliverio, partecipava all’accordo politico/affaristico sopra menzionato, concordando la creazione e il mantenimento di alleanze di natura elettorale, mediante accordi sui territori con esponenti di punta di movimenti e/o partiti politici, con i quali assicurare il rastrellamento di voti, anche attraverso il ricorso a nomine, assunzioni clientelari, assegnazione di fondi a comuni che avrebbero garantito un sostegno elettorale, nonché si premurava di fornire liste di soggetti da assumere, con modalità squisitamente clientelari, a Devona Giancarlo».

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