Processo morte Pino Anfuso, imputati tutti assolti

Tutti assolti perchè il fatto non sussiste gli imputati nel processo per la morte del cineoperatore Rai reggino Pino Anfuso. Il giudice ha pronunciato la sentenza di assoluzione lo scorso 22 giugno dal giudice Flavio Tovani del tribunale di Reggio Calabria.

I fatti

Il processo doveva accertare eventuali responsabilità di medici dell’allora azienda “Bianchi Melacino Morelli” di Reggio Calabria per la morte del giornalista. Gli imputati dovevano tutti rispondere di omicidio colposo. Al giornalista i medici avevano prescritto dell’eparina per evitare trombosi ed embolia. Dalle indagini però la quantità del farmaco, troppo bassa, non era stata sufficiente. Da qui il decesso avvenuto, a soli 53 anni, il 28 maggio 2015 all’ospedale di Reggio Calabria.

La moglie Marisa Barbaro

Non se l’aspettava questo verdetto Marisa Barbaro, moglie di Pino (con lui in foto), rappresentata in giudizio dall’avvocato Giuseppe Marino. «Pensavo di avere giustizia – racconta – ma ora sono sfiduciata, non trovo le parole. In questi anni ho incontrato tante persone che avevano subito delle perdite di familiari come è successo a me con mio marito. Per loro ero diventata una speranza. E invece sono stati tutti assolti».

Nel relativo termine di novanta giorni dalla decisione saranno depositate le motivazioni e si potrà sapere cosa ha convito il giudice a pronunciare l’assoluzione.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google