Emergenza caldo, è caos a Reggio: i consigli del direttore del 118 per le necessità

«L’emergenza caldo non snatura il ruolo del 118 che, comunque continua a trattare esclusivamente le emergenze e le urgenze. Quindi l’emergenza caldo è una cosa che deve essere gestita prevalentemente dalle cure primarie».

L’emergenza

Continua a bruciare la Calabria e, in particolare il territorio reggino. Ormai da giorni le alte temperature stanno mettendo alla prova il sistema di emergenza che continua ad essere sovraccaricato da richieste di aiuto ma le indicazioni, fornite direttamente dal direttore del Suem 118 Domenico Minniti, su come comportarsi in caso di necessità sono chiare.

«Devono intervenire i medici di famiglia e i pediatri di libera scelta i quali, con i loro preziosi consigli, possono aiutare soprattutto le persone fragili. Mi riferisco agli anziani, ai bambini a superare l’emergenza».

Medicina di territorio

Diventa così fondamentale il ruolo della medicina di territorio e prossimità per non congestionare ulteriormente il pronto soccorso e il 118 che, diversamente, in un momento di emergenza così delicato rischia il collasso. E, di conseguenza, di non poter intervenire nelle situazioni di criticità elevata.

Infatti, ha concluso Minniti «il 118 non dovrebbe essere in alcun modo coinvolto per non correre il rischio di stornare dal territorio risorse che hanno un compito istituzionale completamente differente, quello cioè di far fronte alle gravi condizioni cliniche e traumatologiche che richiedono una risposta di sistema immediata, piuttosto che alle situazioni di minima criticità, cui la risposta dev’essere demandata al sistema territoriale».

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