Reggio, chiusura scuola Nosside-Pythagoras: genitori martedì in piazza per protestare
Lo scorso 4 ottobre il Comune ha ordinato la temporanea sospensione delle lezioni fino alla verifica dei requisiti minimi di sicurezza statica dell'edificio
Per nulla convinti delle motivazioni e dalle modalità di rientro in classe dei propri figli e delle proprie figlie illustrate dagli organi competenti, i genitori del consiglio d’istituto della scuola Nosside -Pythagoras sono pronti a scendere in piazza.
Si ritroveranno martedì mattina in piazza Italia dalle ore 9 alle ore 13 per protestare contro l’ordinanza sindacale con cui lo scorso 4 ottobre il Comune ha disposto la chiusura temporanea della scuola per la «verifica dei requisiti minimi di sicurezza statica». Saranno in piazza con i loro figli che, per simboleggiare il negato diritto costituzionale ad andare a scuola, porteranno uno zainetto vuoto.
Le ragioni della protesta
«Con l’ordinanza sindacale è stata predisposta la sospensione delle attività didattiche, in quanto l’edificio, dopo una perizia tecnica eseguita da una società esterna che ha vinto una gara d’appalto, è stato dichiarato inagibile. Dopo la chiusura del plesso i nostri figli, 17 classi, quasi 330 bambini hanno dovuto sospendere il regolare svolgimento delle lezioni». È quanto spiega Mario Luvarà, genitore e presidente del Consiglio d’Istituto.
«Una delegazione del consiglio d’istituto è stata ricevuta nei giorni scorsi presso gli uffici competenti del Comune. Non abbiamo ricevuto alcuna valida risposta in merito alle modalità e alle tempistiche di rientro a scuola. Per questa ragione, noi genitori hanno deciso di scendere in piazza per accendere un riflettore sulla questione. Intendiamo sollecitare l’amministrazione comunale a trovare soluzioni idonee e veloci per la continuazione delle lezioni.
Inoltre chiederemo sempre agli organi competenti di effettuare nel più breve tempo possibile tutte quelle prove statiche necessarie a verificare lo stato reale, e non quello presunto, delle strutture. Chiederemo, altresì, di programmare l’adeguamento sismico in tempi ristretti, per consentire un ritorno alla normalità dei ragazzi nel nostro Istituto». Così conclude Mario Luvarà, genitore e presidente del Consiglio d’Istituto.
L’ordinanza di chiusura temporanea
Sono corso gli interventi di verifica di vulnerabilità sismica di alcuni edifici scolastici comunali. Ciò premesso, ecco richiamate le motivazioni con con cui l’amministrazione comunale di Reggio Calabria, con ordinanza sindacale dello scorso 4 ottobre, ha temporaneamente chiuso la scuola.
Il Responsabile unico del procedimento dei suddetti interventi, ha segnalato lo scorso 3 ottobre
che la società incaricata delle verifiche, con nota del 02 ottobre u.s., aveva trasmesso
le risultanze della 1° Fase del servizio di verifica come sopra affidato. Da queste emergevano «alcune possibili criticità strutturali riferite all’Istituto scolastico “Pythagoras”, ubicato in via Salita Aeroporto. Ciò sulla scorta di sopralluoghi ed esami svolti attraverso il rilievo visivo e l’utilizzo di alcune specifiche apparecchiature di rilevazione esterna». Così si legge nell’ordinanza sindacale numero 78 dello scorso 4 ottobre.
«Lo stesso Rup -prosegue l’ordinanza – nell’anzidetta comunicazione ritiene che sia opportuno interdire l’utilizzo e la fruizione della struttura dell’Istituto “Pythagoras” da parte della popolazione scolastica. Ciò almeno fino alla analisi e verifica dei requisiti minimi di sicurezza statica da effettuarsi da parte del professionista incaricato».
La presunta inagibilità, sulla scorta di rilievi visivi, e l’indeterminatezza dei termini temporali di verifica e di rientro in classe porteranno i genitori martedì mattina in piazza Italia.
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