sabato,Maggio 4 2024

Reggio, i Comitati di quartiere bussano a Palazzo San Giorgio: «Riattivare l’iter di adozione del regolamento» – VIDEO

Ricevuta al comune una delegazione del gruppo civico Miti Unione del Sud e dalla Rete dei Comitati di quartiere. C'è l'impegno formale dell'amministrazione. Tanti i dossier aperti

Reggio, i Comitati di quartiere bussano a Palazzo San Giorgio: «Riattivare l’iter di adozione del regolamento» – VIDEO

«Abbiamo ottenuto l’impegno formale dell’assessore comunale ai Lavori Pubblici, Rocco Albanese, delegato dal sindaco. La prossima settimana saremo convocati dal primo cittadino, Giuseppe Falcomatà. È stata sottoscritta la nostra istanza che consentirà di riattivare il percorso di adozione del regolamento dei comitati di quartiere, da tempo arenatosi».

Questo l’esito dell’incontro tra l’assessore Rocco Albanese e alcuni rappresentanti di Miti Unione del Sud e della rete dei comitati di quartiere di Reggio Calabria, ricevuti questo pomeriggio a palazzo San Giorgio, sede dell’amministrazione comunale. Invitati a salire soltanto i cittadini. Alla stampa presente non è stato consentito l’accesso.

I delegati sono stati ricevuti dopo l’esplicita richiesta avanzata durante la riunione pubblica convocata questo pomeriggio a piazza Italia dal gruppo civico Miti Unione del Sud e dalla Rete dei Comitati di quartiere. Un’assise pubblica che a un tratto si è spostata all’ingresso di palazzo San Giorgio, con lo scopo di ottenere formalmente l’impegno a rivitalizzare il percorso di partecipazione alla formazione delle scelte dell’Amministrazione. A ciò è finalizzato il regolamento che istituzionalizza i comitati di quartiere.

Le tre richieste

«Abbiamo chiesto e ottenuto un impegno circa l’attuazione degli Istituti di Partecipazione Popolare e la formalizzazione dei Comitati di quartiere. Da tempo sollecitiamo la riattivazione dell’iter. In particolare – ha spiegato Fabio Putortì, rappresentante di Miti Unione del Sudtre sono stati i punti sui quali abbiamo voluto l’assunzione di un impegno formale.

In primo luogo abbiamo chiesto l’emanazione di un decreto, anche per il tramite del segretario generale o di un suo indirizzato ai dirigenti e ai responsabili dei Servizi. L’atto dovrà disporre, nelle more dell’emanazione del regolamento comunale richiesto, di prendere atto della figura giuridica dei Comitati di quartiere e di adempiere ai doveri di risposta alle istanze presentate dagli stessi Comitati. Queste restano sovente senza riscontro. Un dovere contemplato dalla normativa.

Abbiamo, altresì, chiesto di interagire con il Presidente del Consiglio Comunale e con la Commissione consiliare, affinché l’ordine del giorno della prima seduta Commissione consiliare contempli la discussione sulla proposta di Regolamento Comunale, oggetto della petizione popolare già presentata il 26 aprile 2021.

Stessa richiesta è stata avanzata con riferimento alla prima seduta del Consiglio Comunale. Abbiamo ottenuto questo impegno e adesso vigileremo. La prossima settimana dovremmo essere convocati dal sindaco Giuseppe Falcomatà», ha concluso Fabio Putortì, rappresentante di Miti Unione del Sud e dalla Rete dei Comitati di quartiere.

Partecipare per prevenire e vigilare

In una piazza, ancora una volta non piena, i rappresentanti dei tanti quartieri che continuano a impegnarsi per il riscatto di intere comunità la cui quotidianità è segnata da disservizi, disagi e incompiute.

Quartieri che si sentono cosa altra rispetto alla Città e ai palazzi all’interno dei quali vengono assunte le decisioni poi non rispondenti ai bisogni. Da qui la riunione odierna per incidere a monte. L’unico modo per monitorare e prevenire è partecipare.

«Le incompiute del palazzetto di San Giovannello e del parco De Sena, la carenza idrica e il generale senso di abbandono e scollamento rispetto alla città. Tutte questioni per le quali abbiamo già presentato un esposto in procura. Al di là dei problemi che ogni quartiere ha, oggi siamo qui per rivendicare il nostro diritto a partecipare.

I comitati di quartiere devono poter rivestire il loro ruolo prendendo parte alla vita politica della Città. Ciò contribuirà a prevenire i tanti problemi che oggi quotidianamente subiamo e denunciamo senza essere ascoltati». È quanto ha spiegato Pino De Felice, presidente del comitato di quartiere San Giovannello Eremo.

La voce di alcuni quartieri

«Carenza di parcheggi e di acqua con disagi per le abitazioni, le strutture pubbliche e ricettive. Un ponte per collegare il lungomare con la zona sud che dopo 1200 giorni è ancora un cantiere. Un collegamento che darebbe un forte impulso anche alla viabilità oltre che al turismo, resta ancora un miraggio. Confidiamo di riuscire ad avere presto questo regolamento rispetto al quale oggi abbiamo compiuto un importante passo in avanti». Così la presidente del comitato di quartiere del Centro Storico, Alessandra Zagarella.

«Criticità nella raccolta rifiuti, una scuola ancora da ristrutturare mentre assistiamo ad accorpamenti e chiusure con ricadute di non poco conto su famiglie e docenti. Insomma disagi e disservizi che potrebbero essere evitati e fronteggiati con maggiore efficacia, potendo seguire più da vicino gli iter. Riusciremmo forse a capire, per esempio perché un’opera, con fondi già stanziati, come il recupero della scuola Ibico, ancora non sia stata realizzata», così Francesco Nicolò, presidente del comitato di quartiere Santa Caterina San Brunello.

«Abbiamo chiesto il riconoscimento di un diritto, nulla di più. Il regolamento dei comitati di quartiere è uno strumento che, istituzionalizzando la nostra partecipazione, ci garantirà di avere voce in capitolo sulle scelte che impattano sulla nostra quotidianità di cittadini. È ora che questa dimensione divenga realtà anche alle nostre latitudini». Così la presidente del comitato di quartiere Ferrovieri Pescatori di Reggio Calabria, Filomena Malara.

«Il sindaco deve avvicinarsi alla città afflitta da ataviche problematiche che ancora non registrano interventi adeguati. I disagi della cittadinanza sono diffusi e persistenti», ha dichiarato il residente del centro storico, Paolo Labate.

«Ancora assistiamo ad abbandono illecito di spazzatura e a roghi di rifiuti. I problemi sono tanti e noi li abbiamo più volte segnalati, chiedendo anche l’attivazione di una video sorveglianza. Purtroppo, senza deterrenti, non riusciremo a ristabilire la legalità e la sicurezza», così Simone Macheda, presidente del comitato Sbarre Centrali e Rione Marconi.

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