sabato,Maggio 18 2024

Nei ristoranti reggini arriva Bob, il cameriere robot. Ed è subito polemica

Il segretario Filcams Cgil Romano: «non più rinviabile raccogliere le testimonianze di tanti giovani, uomini e donne, che un lavoro lo cercano».

Nei ristoranti reggini arriva Bob, il cameriere robot. Ed è subito polemica

Da diversi giorni i social media ci stanno bombardano sulla sensazionale notizia, che in molti ristoranti della città metropolitana arrivano i così detti Camerieri Robot che andranno ad affiancare, secondo loro, i camerieri nelle sale di molti ristoranti. Ed è vero, nulla può fermare il progresso, la nuova tecnologia è una necessità, come lo è essere sempre più smart ed al passo con i tempi.

«Eravamo abituati a tutto – scrive in una nota il segretario Filcams CGIL dell’area metropolitana Valerio Romano – a vedere ormai giovani e meno giovani che con un semplice telefono sono connessi con il mondo, sempre pronti a condividere atti e momenti di una giornata e ad avvicinare attraverso un piccolo schermo parti lontane del mondo, annullando così le distanze».

Rimane però perplessità relativamente alla notizia di BOB che sarà il nostro futuro cameriere.

«Ne rimaniamo perplessi – afferma il segretario – perché sentire dichiarare a tanti piccoli imprenditori, che non si trovano lavoratori nei nostri territori ci fa spesso sorridere ed anche provare quel senso di frustrazione e di amarezza di una terra che vuole raccontare una storia che non esiste».

E’ fatto di lavoro nero, mal pagato e sfruttato, il lavoro del turismo e nei pubblici esercizi nell’area metropolitana di Reggio Calabria e questo è un dato incontrovertibile: «basta chiedere i dati all’ispettorato del lavoro o basterebbe ascoltare quei giovani e meno giovani, che giornalmente faticano nei bar, nei ristoranti, nelle cucine, negli stabilimenti balneari, negli hotel per poche centinaia di euro e spesso per molte ore di lavoro e non retribuite, vessati, perché non sono come BOB e quindi non disponibili a fare tutto quello che il “padrone” chiede».

«Non riescono a trovare lavoratori – prosegue – perché i nostri giovani sono costretti a lasciare questa terra alla ricerca di offerte migliori ed alla ricerca di un occupazione stabile, che questa terra non è in grado di offrire. E’ facile scaricare la responsabilità del non lavoro sulla voglia dei giovani di non voler ricercare un occupazione. Senza dire cosa si offre a quei lavoratori, in termini di sicurezza, di stabilità e di certezze. Ci chiediamo quindi se e quante persone questi imprenditori illuminati dalle nuove tecnologie hanno assunto in questi anni ed attualmente alle proprie dipendenze, con quali contratti collettivi e per quante ore».

«Crediamo pertanto necessario – conclude – e non più rinviabile raccogliere le testimonianze di tanti giovani, uomini e donne, che un lavoro lo cercano. Un lavoro fatto di diritti, di tutele, di rispetto di contratti nazionali. Riteniamo necessario lanciare attraverso la rete ed i social media un evento virtuale, da svolgere attraverso il gruppo Facebook della Filcams Cgil Area Metropolitana Rc, giorno 2 Giugno, Festa della Repubblica di cui all’art.3 “fondata sul lavoro”, per raccogliere adesioni e testimonianze, di lavoratrici e lavoratori che un lavoro dignitoso e di qualità lo cercano».

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