sabato,Maggio 11 2024

Anoia nel mirino dei ladri d’appartamento: il prefetto dispone più controlli

Il primo episodio si è registrato i primi di novembre, da allora un'escalation di furti che ha generato paura e apprensione nella popolazione

Anoia nel mirino dei ladri d’appartamento: il prefetto dispone più controlli

Da diversi mesi nel comune di Anoia, cittadina di poco più di 2mila abitanti, si registrano furti nelle abitazioni, tant’è che il sindaco Alessandro Demarzo si è visto costretto a scrivere al prefetto per chiedere maggiori controlli. Incuranti delle telecamere di videosorveglianza installate in diverse zone del paese, i ladri approfittano dell’eventuale assenza dei proprietari per svaligiare gli appartamenti.

Il primo episodio si è registrato lo scorso 2 novembre, quando ignoti si sono introdotti nell’abitazione di una coppia di anziani rubando denaro e oggetti preziosi. Da allora è scaturita un’escalation di furti, che si consumano a distanza di pochi giorni l’uno dall’altro, creando forte preoccupazione e paura tra la popolazione. Lo scorso 6 dicembre, il primo cittadino e il parroco don Giuseppe Calimera, in occasione della festa del patrono San Nicola, con una comunicazione congiunta, hanno spronato i cittadini a collaborare per proteggere il paese.

La lettera del sindaco e del parroco

«Gli ultimi eventi che stiamo vivendo come comunità di Anoia, dall’amministrazione comunale alla parrocchia, stanno portando tanta paura, dagli anziani ai bambini», affermavano il sindaco e il parroco nella loro lettera ai cittadini. «Mai visto un paese così triste e preoccupato – scrivevano – mai vista una festa di San Nicola con poca gente perché ha paura di lasciare la casa sola, o gli anziani soli per paura di essere derubati, mai vista la piazza senza ragazzi che giocano perché i genitori hanno paura che i loro stessi figli possano subire danni da gente cattiva che si aggira inosservata per arrivare a fare del male. Anoia è sempre stato, fino a poco tempo fa, un paese tranquillo, tutti lasciavamo socchiuse le porte delle nostre case, il parroco stesso lasciava tranquillamente la porta dell’ufficio aperto perché nessuno toccava niente.

Come comune abbiamo dovuto sostenere ulteriori spese per fare installare nuove telecamere, lo stesso don Giuseppe è stato costretto a mettere 6 telecamere ad Anoia Inferiore e 4 ad Anoia Superiore, per proteggere la chiesa da eventuali ladri. Comprendiamo la paura ma dobbiamo stare uniti per smascherare chi ruba in modo vile violando le nostre abitazioni, bisogna reagire. Non chiudiamoci dentro, ripopoliamo le strade e la Chiesa, soprattutto per la festa del nostro Santo Patrono. Siamo sicuri che se collaboriamo possiamo proteggere il nostro paese, confidando nell’operato delle forze dell’ordine. Dobbiamo avere fiducia nella loro attività. Non è il momento delle polemiche, o di accusare, ma di collaborare. Anoia merita che sia amata e protetta da tutti, dal più piccolo al più grande mettendo in comune le proprie idee per migliorarlo e renderlo più sicuro. Siamo convinti che presto le forze dell’ordine ci daranno ottime notizie e noi potremo ritornare alle tradizionali abitudini con serenità».

«Io rimango ad Anoia»

In occasione dell’insediamento del nuovo vescovo della Diocesi di Oppido Mamertina-Palmi, Giuseppe Alberti, lo scorso 10 dicembre, il sindaco Demarzo, con un post pubblicato sulla sua pagina Facebook aveva fatto sapere ai cittadini l’intenzione di non partecipare alla cerimonia ma di rimanere in paese, mettendosi a capo di una ronda, con lo scopo di proteggere le case da eventuali intrusioni.

«Oggi pomeriggio ci sarà a Oppido una bella e importante cerimonia liturgica per l’insediamento del nuovo Vescovo – si leggeva nel post -. Tanti nostri concittadini vogliono partecipare ma hanno paura di lasciare la propria casa sola e incustodita. Io rimango ad Anoia e insieme a chi vorrà farmi compagnia faremo delle belle passeggiate per le vie del paese. Ci sono telecamere ma soprattutto ci sono le forze dell’ordine, noi senza grosse pretese passeggeremo e in caso di necessità ci basta fare il 112 o il 113, solo questo. Tutto con tranquillità e senza allarmismi. Ricordiamoci che la casa è un bene troppo prezioso per essere violata».

L’incontro con i carabinieri

Per far sentire più sicuri i cittadini, il 14 dicembre scorso, l’amministrazione comunale di concerto con la parrocchia, ha organizzato un incontro con i carabinieri. In quell’occasione, il comandante della stazione di Cinquefrondi maresciallo capo Claudio Tommasino ha spiegato come difendersi dalle truffe e dai furti.

La risposta del prefetto

Con l’anno nuovo è arrivata la risposta del prefetto di Reggio Calabria Clara Vaccaro alla richiesta del sindaco Demarzo. Facendo seguito alla sua richiesta, il prefetto ha comunicato che «è stata assicurata un’implementazione del servizio di controllo del territorio, con impiego coordinato di personale della Polizia di Stato e dell’Arma dei carabinieri». «Il prefetto mi ha dato conferma dell’attenzione delle istituzioni e delle forze dell’ordine sul nostro territorio dopo i furti nelle abitazioni a seguito della mia richiesta inoltrata a suo tempo per tutelare i cittadini e il nostro paese», ha commentato il primo cittadino.

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