Villa Aurora Hospital : in sede di riesame cadono le accuse principali, dissequestrate le quote
Dopo una lunga camera di consiglio il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha annullato il sequestro preventivo
Villa Aurora Hospital : in sede di riesame cadono le accuse principali, dissequestrate le quote relative a due societa’ e a una clinica. Esprimono soddisfazione gli avvocati Paolo Perrone e Adolfo Cavaliere. Dopo una lunga camera di consiglio il Tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha annullato il sequestro preventivo applicato in data 25/01/2024, in relazione alla accusa principale di inquinamento ambientale ex art. 452 bis c.p.. Secondo l’originaria accusa la Clinica Villa Aurora Hospital avrebbe sversato le acque reflue della clinica direNamente nel fiume Petrara provocando inquinamento della fauna marina ed in par6colare della specie Daphinia.
Accuse che avevano destato grande scalpore non solo nella comunita’ reggina, ma in tuNo il territorio regionale non solo per il prestigio goduto dalla amministrazione e dalla proprietà- il doNore Crispino e la di lui moglie, dott.ssa Bruna Scornaienchi, sono degli imprenditori affermati nel sistema della sanità, gestori anche di cliniche nel lazio- ma anche per la gravita’ delle accuse e che, pero’ in sede di riesame si sono rivelate inconsistente. Con una ar6colata memoria e decine di produzioni documentali gli avvoca6 Perrone e Cavaliere difensori del doN. Giorgio Crispino e della d.ssa Scornaienchi, sono riusciti a dimostrare che l’ipotesi accusatoria relativa a deNa ipotizzata condotta era del tutto errata.
E cio’ perche’ il collegio difensivo ha avuto modo di dimostrare che non solo la amministrazione della societa’ aveva dato incarico di effettuare i lavori di adeguamento dello scarico delle acque reflue, ma anche che l’amministrazione Comunale di Reggio Calabria aveva completato le opere di immissione di deNe acque nella rete fognaria comunale. Pertanto le acque venivano traNate a valle dal depuratore cittadino.
Il tribunale del Riesame di Reggio Calabria ha quindi disposto il dissequestro delle quote azionarie rela6ve a due societa’ e a una clinica con sede a Roma sempre riconducibili in termini di proprieta’ e ges6one allo stesso gruppo. Per le altre ipotesi residuali, la difesa esprime oVmismo e ri6ene di riuscire a dimostrare, al piu’ presto, la infondatezza delle stesse.
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