venerdì,Aprile 26 2024

Il decreto Scuola diventa legge. Ecco tutto le novità

Si resta in attesa delle linee guida per settembre. L’obiettivo del ministro Azzolina è riportare gli studenti in classe in presenza e in sicurezza

Il decreto Scuola diventa legge. Ecco tutto le novità

«È un provvedimento nato in piena emergenza che consente di chiudere regolarmente l’anno scolastico. Ora definiamo le linee guida per settembre, per riportare gli studenti a scuola in presenza e in sicurezza». Così il ministro all’Istruzione Lucia Azzolina ha battezzato il decreto Scuola.

Lungo e travagliato l’iter per la messa a punto del provvedimento: con 245 voti favorevoli e 122 contrari la Camera ha convertito in legge il decreto che disciplina gli Esami di Stato conclusivi del I e del II ciclo di istruzione, la valutazione finale degli alunni, la conclusione dell’anno scolastico 2019/2020 e l’avvio del 2020/2021, le procedure concorsuali straordinarie per la Scuola secondaria di I e II grado. Ieri sera la firma del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ecco le principali novità.

Esami di Stato e valutazione finale degli alunni

Arriva la disciplina definitiva per lo svolgimento degli Esami di Stato conclusivi del I e II ciclo e per la valutazione finale delle studentesse e degli studenti. Dopo l’emergenza sanitaria sono state stabilite misure specifiche e semplificate per questo anno scolastico. Nello specifico: l’Esame di Stato del I ciclo (le medie) coincide con la valutazione finale da parte del Consiglio di classe, che terrà conto anche di un elaborato consegnato e discusso online dagli studenti. Mentre per il II ciclo (le superiori) è prevista la sola prova orale in presenza.

Voti alla scuola primaria

Tornano i giudizi descrittivi, alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. La novità sarà reintrodotta dal prossimo anno scolastico. Di seguito, un’ordinanza del ministero dell’Istruzione fornirà tutte le indicazioni operative.

Alunni con disabilità

Prevista una misura a favore degli studenti con disabilità e della loro reale inclusione. I dirigenti scolastici, in «base di specifiche e motivate richieste da parte delle famiglie degli alunni con disabilità», tenuto conto della particolarità di questo anno scolastico, dopo aver sentito i consigli di classe e acquisito il parere del Gruppo di lavoro per l’inclusione della loro scuola, potranno consentire «la reiscrizione dell’alunno al medesimo anno di corso frequentato nell’anno scolastico 2019/2020». Sarà possibile recuperare il mancato conseguimento degli obiettivi didattici e inclusivi per l’autonomia, stabiliti nel Piano educativo individualizzato.

Privatisti, novità per chi fa l’Esame a settembre

Per i candidati privatisti che dovranno sostenere l’Esame del II ciclo nella sessione straordinaria di settembre: in attesa di conseguire il diploma, potranno partecipare con riserva alle prove di ammissione ai corsi di laurea a numero programmato e ad altre prove previste dalle Università, istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica e altre istituzioni di formazione superiore post diploma. Potranno partecipare con riserva anche a procedure concorsuali pubbliche, selezioni e procedure di abilitazione per le quali sia richiesto il diploma di II grado.

Edilizia scolastica, i poteri dei sindaci

Una spinta agli interventi di edilizia scolastica: fino al 31 dicembre 2020 i sindaci e i presidenti delle Province e delle Città metropolitane potranno operare con poteri commissariali. Uno strumento in più per agire e garantire che gli interventi possano svolgersi rapidamente e in tempi utili per l’avvio del prossimo anno scolastico.

Precari, come cambia il concorso straordinario

Per quanto riguarda il concorso straordinario per l’ingresso nella Scuola secondaria di I e II grado è previsto che i docenti che hanno i requisiti per partecipare non sosterranno più una prova a crocette, ma una prova con quesiti a risposta aperta, sempre al computer. La prova sarà diversa per ciascuna classe di concorso. Il bando di concorso, già pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile, sarà modificato tenendo conto delle novità introdotte. Le prove si svolgeranno appena le condizioni epidemiologiche lo consentiranno. Ai vincitori di concorso immessi in ruolo nel 2021/2022 che rientrano nella quota di posti destinati all’anno scolastico 2020/2021 sarà riconosciuta la decorrenza giuridica del contratto, anche ai fini dell’anzianità, dal 1° settembre 2020.

Supplenti, le graduatorie diventano provinciali e digitali

Le graduatorie dei supplenti saranno aggiornate, ma anche provincializzate e digitalizzate. Allora il ministero potrà emanare una specifica ordinanza, anziché muoversi per via regolamentare. La provincializzazione consentirà di sgravare le segreterie delle istituzioni scolastiche: saranno gli Uffici territoriali del Ministero a seguire il processo e assegnare le supplenze. La presentazione delle domande verrà informatizzata per ridurre i tempi e rendere il processo più efficiente anche a vantaggio degli insegnanti e degli studenti. Il risultato è che con il nuovo modello le supplenze saranno assegnate più rapidamente.

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