venerdì,Aprile 26 2024

Nel ritratto dell’artista Federico l’eterno abbraccio di mamma Marina col figlio Nino Candido

Un ritratto che mostra il miracolo dell'eterno legame madre-figlio ma anche, quell'amore tra due anime lontane fisicamente ma per sempre vicine

Nel ritratto dell’artista Federico l’eterno abbraccio di mamma Marina col figlio Nino Candido

Un’unione inscindibile quella tra una madre e suo figlio, un legame d’amore intramontabile, alla faccia del tempo, dei cambiamenti, della stessa morte. 
L’artista reggino Antonio Federico nel giorno del 33esimo compleanno di Nino Candido, giovane vigile del fuoco morto nella strage a Quargnento in provincia di Alessandria la notte tra il 4 e il 5 Novembre del 2019 a causa dello scoppio di una cascina, ha voluto dare vita a quell’amore indissolubile di mamma Marina con il suo bambino. Un ritratto che mostra il miracolo dell’eterno legame madre-figlio ma anche, quell’amore tra due anime lontane fisicamente ma per sempre vicine.

L’artista Federico, sfoderando il suo essere sensibile e fragile, mette nero su bianco, il calore e la forza dell’abbraccio tra madre e figlio che si incontrano e scaldano di nuovo, accettando la dura e triste realtà.
Il giovane vigile del fuoco prematuramente scomparso, nel ritratto a colori, sprona la sua dolce mamma a non cercarlo più con gli occhi ma con il cuore perchè è lì che per sempre lo troverà. Un messaggio struggente che però, sussurra e rimarca quell’amore sconfinato che nessuno mai potrà togliere alla mamma e al papà di Nino.

«Nessun genitore dovrebbe mai provare un dolore così forte, come la perdita del proprio figlio. A volte, la vita è davvero ingiusta, ci mette di fronte a prove molto difficili ma Antonino vivrà per sempre nel ricordo dei suoi cari e di chi ha avuto l’onore di conoscere un prezioso figlio di questa terra che, sino all’ultimo, ha onorato la divisa che indossava con fierezza e amore – afferma l’artista Federico -. Il capolavoro più bello è il sentimento che mamma Marina ci dona ogni giorno con un pensiero, un’immagine, un ricordo del suo bambino e per la comunità reggina e non solo, questa famiglia è diventata la famiglia di tutti noi».

In quel tenero e commovente abbraccio di madre e figlio, si impone la grandezza della vita e il suo scorrere inevitabile ma anche la forza di una donna, Marina, con un’intensità umana, un’eleganza e semplicità fuori dal comune che riuscirà a portare avanti e realizzare tutti i sogni del figlio Nino.

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