giovedì,Dicembre 5 2024

Piazza de Nava, Amato: «Una storica bella piazza non si stravolge, ma si preserva»

Lo storico: «Nessuno ha mai pensato di "modernizzare", stravolgendone l'immagine e l'aspetto originario, di Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Navona a Roma»

Piazza de Nava, Amato: «Una storica bella piazza non si stravolge, ma si preserva»

Il nuovo volto che dovrebbe avere piazza De Nava fa discutere. Ad intervenire sul nuovo progetto è lo storico Pasquale Amato che annuncia « Il restyling della bella ed elegante Piazza De Nava di Reggio Calabria (che si tenta di far passare per modernizzazione) non mi convince e non mi piace – e si domanda – perché non restaurare e migliorare la bella Piazza dedicata dalla Città al suo più importante politico a livello nazionale?».

Come storico e cittadino, amato riprende «Sono da sempre convinto che si eliminano le brutture e non le cose belle. Una storica bella Piazza non si cambia “per modernizzarla”. Si fa di tutto per preservarla e migliorarla senza stravolgerla, nel rispetto della storia della comunità. Nessuno ha mai pensato di “modernizzare” – stravolgendone l’immagine e l’aspetto originario – Piazza del Plebiscito a Napoli, Piazza Navona a Roma, Piazza del Campo a Siena, Piazza della Signoria a Firenze o la Grand Place a Bruxelles. Sono luoghi della memoria storica collettiva. E valgono come simboli intoccabili dell’immaginario popolare».

diverso sarebbe stato il caso del superamento di una bruttura. Amato ricorda «Tonino Perna quando, da Presidente del Parco d’Aspromonte, decise di dare un’identità alla Piazza Mangeruca di Gambarie sostituendo l’orribile, anonimo e disadorno Palo centrale della luce con una Fontana Artistica che si ispirasse al paesaggio incomparabile che la circonda – in quel caso invece – accogliemmo tutti quell’idea perché rispondeva a un sentimento comune diffuso (che non mi pare sia mai esistito per Piazza De Nava a Reggio). E quando la Fontana fu inaugurata, pur apprezzandola, fummo in molti a notare che era troppo bassa rispetto allo scenario circostante. Stimai ancora di più Tonino Perna il quale, invece di impuntarsi e tentare la difesa d’ufficio del progettista, riconobbe la giustezza delle critiche e invitò un geniale reggino, che aveva costruito fontane artistiche in tutto il mondo, a realizzare un innalzamento della Fontana e a perfezionarne l’impianto idraulico. Da allora la “Fontana Perna” è divenuta l’immagine più rappresentativa, bella e suggestiva della magnifica località aspromontana».

Tra i pro ed i contro al nuovo progetto una cosa è chiara: il dibattito che si anima quando si toccano pezzi storici della città, non sembra destinato a spegnersi.

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