Piazza De Nava, Patto civico: «C’è l’esigenza di salvare l’identità architettonica e storica»

Della riqualificazione di Piazza De Nava si è discusso nel corso di “Opinioni a confronto”, lo scorso mercoledì online, nell’appuntamento organizzato dal Comitato di Coordinamento del Laboratorio politico Patto Civico con Maria Laura Tortorella a fare da moderatrice. Dopo il confronto lo stesso coordinamento scrive al sindaco Giuseppe Falcomatà per comunicare i suggerimenti emersi «in vista del parere che dovrà rassegnare per la prossima Conferenza dei Servizi decisoria e asincrona, indetta lo scorso 19 febbraio dalla Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio che sta seguendo la progettazione».

L’obiettivo, considerati i 5 milioni di euro in ballo è «non rinunciare a recuperare e restaurare una delle Piazze più importanti della città, anche in considerazione della posizione strategica che riveste con riguardo al Museo Archeologico Nazionale».

Essenziale da questo angolo visuale dunque la «partecipazione dei cittadini alle scelte dell’Amministrazione che, nel caso di che trattasi, dovrà rendere un parere motivato, con esplicito assenso o dissenso, ma avrà anche la possibilità di porre eventuali prescrizioni o condizioni per l’assenso. Al tempo stesso auspichiamo che gli importi disponibili, pur significativi, siano utilizzati in modo consono e sobrio e che venga data la necessaria attenzione alla fase della successiva gestione e manutenzione del verde pubblico, tuttora trascurata».

Dagli interventi che si sono susseguiti nel corso del dibattito è emersa  la necessità di salvare  «l’identità architettonica e storica della piazza con i suoi elementi caratterizzanti, fra i quali spicca il monumento di Francesco Jerace (del quale si potrebbe inserire una targa commemorativa), attualmente posto in straordinario equilibrio con la piazza stessa ed il muro-balaustra perimetrale che mette in relazione i due edifici progettati dagli architetti Piacentini e Autore in un sistema armonico da preservare.

A detta di tanti, poi, proprio questa piazza richiama l’impegno per la ricostruzione dopo il terribile evento del terremoto e l’auspicio è che possa essere migliorata ma “facendo memoria”, “recuperando l’anima di quei luoghi” e preservando quella bellezza organica e straordinaria che è propria della nostra città. Ci auguriamo che l’amministrazione possa sempre più favorire la partecipazione dei cittadini, offrendo loro occasioni concrete per intervenire in modo determinante già nelle fasi iniziali della realizzazione di nuove opere, sia con riguardo alla soluzione di criticità nell’erogazione di servizi essenziali, che, come nel caso di Piazza De Nava, per mere valutazioni progettuali. Riteniamo, infatti, che il dialogo con la città favorisca la conoscenza dei problemi e l’aggregazione dei reggini nella ricerca delle migliori soluzioni».

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