Bova, la “sinfonia” di Ares: il cane che accorda strumenti musicali

di Saverio Caracciolo – Il  termine sinfonia, nei secoli, ha avuto vari significati: in particolare viene associato a varie forme musicali, richiamandosi alla parola “sumphonia”, che vuol dure suono. Nel nostro caso, però, si riferisce ad uno strumento musicale, nato nel medioevo francese ma che viene usato anche nel Piemonte e che da pochi anni è arrivato anche in Calabria grazie a Francesco Siviglia, un artigiano di Bova Marina che si è innamorato di questo strumento costituito da un semplice cofanetto rettangolare con al suo interno tre corde. Attraverso una manovella esterna, viene fatta girare una ruota che, strofinando le corde, emette un unico suono, variato in note musicali attraverso i tasti esterni.

Francesco, sin da piccolo, ha la passione per il modellismo, sia di barche e automobili. Ma anche la passione per gli strumenti musicali a corde, che lo porta dopo gli studi secondari a frequentare una bottega di falegnameria. È lui stesso a sottolineare con orgoglio: “Ivi dù mastru”. Una maestro di bottega che gli insegna il mestiere di falegname e restauratore. La crisi economica, però, lo porta ad emigrare. Torna in Calabria soltanto undici anni fa: apre un suo laboratorio e dopo aver seguito i corsi di liuteria a Parma, oggi costruisce sia la famosa lira calabrese sia il lirone; e, appunto, lo strumento “sinfonia”, mai usato dai musicisti calabresi e che Francesco vuole far conoscere nella sua terra perché, sottolinea, il suono somiglia a quello della zampogna mentre le tre corde richiamano la stessa la lira calabrese.

Condividi
Impostazioni privacy
Privacy e termini di Google