domenica,Maggio 12 2024

Gerace, arte e fede nel ricordo di Giuseppe Pancallo

L'evento ha avuto luogo nello storico palazzo Sant'Anna, che si affaccia sul belvedere delle Bombarde, progettate e fortemente volute dal prof, quando nei primi anni 50 rivestì la carica di assessore ai lavori pubblici

Gerace, arte e fede nel ricordo di Giuseppe Pancallo

Sabato 17 luglio si è svolto a Gerace un momento commemorativo in ricordo del prof. Giuseppe Pancallo, scomparso recentemente alla veneranda età di 104 anni.

L’evento ha avuto luogo nello storico palazzo Sant’Anna, che si affaccia sul belvedere delle Bombarde, progettate e fortemente volute dal prof Pancallo, quando nei primi anni 50 rivestì la carica di assessore ai lavori pubblici.

A introdurre la serata è stato Nicola Monteleone presidente dell’Archeoclub di Locri, che insieme alla famiglia del compianto ha organizzato l’evento; a seguire sono intervenuti Francesco Pancallo, gli avvocati Rosario Scarfo’ e Pino Mammoliti, il senatore Giuseppe Fimognari, che hanno ricordato gli aspetti politici, sociali e di grande educatore, che hanno caratterizzato la personalità di Pepe’ Pancallo.

Inoltre, è intervenuto Giuseppe Mantella ed il gruppo donatori di Mantova e Treviso, dove è stata raccontata la storia della statua dell’Immacolata, spiegando l’avvio di un progetto di restauro, finanziato grazie al contributo del medesimo gruppo di donatori.

A concludere la serata è stata Anna Pancallo, che ha ringraziato amici e parenti, nonché l’amministrazione comunale, presenti alla cerimonia ed alla quale è stata consegnata una targa commemorativa nel ricordo del padre da parte dell’Archeoclub locrese.

Nel corso della serata, inoltre, sono state esposte alcune opere del compianto artista Alberto Trifoglio. In settimana ha preso avvio il progetto Arte e Fede, pertanto verrà aperto un cantiere che prevede il restauro della statua dell’Immacolata, la cui nascita è storia è legata alla famiglia Pancallo.

«L’Archeoclub di Locri, unitamente alla famiglia del prof Pancallo, ha molto apprezzato questo grande  gesto di solidarietà culturale, certo che, nella dimensione in cui trova adesso, osserverà felice la comunione d’intenti a favore della nostra terra e del nostro incantevole patrimonio».

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