mercoledì,Maggio 1 2024

RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Spagnolio

Di origine spagnola per come il cognome tradisce, ma nato a Reggio Calabria nel 1573, nel territorio di Sbarre, rione a Sud del centro urbano

RHEGION, LE VIE DELLA STORIA | Percorrendo Via Spagnolio

di Giuseppe Cantarella – Via Giannangelo Spagnolio è una lunga strada che attraversa il centro cittadino in senso trasversale, cominciando da Via Giuseppe Battaglia – incrocio Via Emilio Cuzzocrea, e terminando al Ponte San Pietro, dopo avere incrociato Via Sottargine Calopinace e Via Argine Destro Calopinace.

È una strada che potremmo suddividere in due tratti: il primo tratto fino allo spazio triangolare che recentemente è stato intitolato come Largo Oreste Dito, in prossimità della chiesa del Crocefisso; il secondo tratto fino a Ponte San Pietro, attraversando edifici residenziali anche dell’Ente Edilizio, di cui il più famoso è, certamente, l’ultimo sulla destra, che recava sulla facciata, in alto, la frase di chiara propaganda di regime : “Date luce, aria e sole al popolo italiano”. I reggini dai capelli grigi certamente lo ricorderanno.

Giannangelo Spagnolio (19.6.1573 – 5.4.1645), di origine spagnola per come il cognome tradisce, ma nato a Reggio Calabria nel 1573, nel territorio di Sbarre, rione  a Sud del centro urbano. Fu un sacerdote, ed anche uno storico: aveva studiato a Roma, dove aveva ricevuto l’ordinazione sacerdotale.

Rientrato a Reggio, scrisse, nei primi decenni del Seicento, un’opera fondamentale nel quadro della storiografia della nostra bella e amata città: il “De Rebus Rheginis” che racconta le vicende di Reggio dalla fondazione fino, appunto, all’inizio del periodo spagnolo. Recentemente (nel 1998) il “De Rebus Rheginis” è stato tradotto dal professore Franco Mosino.

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