sabato,Aprile 27 2024

Sanremo, Checco Zalone ironizza sulla Calabria. E sui social è subito polemica

Il comico pugliese mette in piedi uno sketch di rilettura di Cenerentola in salsa calabrese, con tanti doppi sensi e sgretolando il politically correct

Sanremo, Checco Zalone ironizza sulla Calabria. E sui social è subito polemica

di Enrico De Girolamo – O’ signur. Hanno già cominciato. Quelli che “noi paghiamo il canone e questo ci sfotte pure”, come se il canone fosse una sorta di tangente per la protezione nazionalpopolare, perché noi siamo la Magna Grecia, perché noi abbiamo millemila anni di storia, e pure la ‘nduja. La ‘nduja, capito? Ergo, non toccate la Calabria, manco per scherzo. Anzi, soprattutto per scherzo.

La performance di Checco Zalone questa sera a Sanremo è una cava di polemiche in salsa piccante. I cavatori sono già al lavoro. Indignati. Offesi. Arrabbiati. Estrarranno tutte le rogne, analizzeranno ogni frase, e rilanceranno sui social il proprio sdegno.

Il comico pugliese, insieme ad Amadeus, ha messo in scena uno sketch che di certo non passerà alla storia per la sua profondità, ma chi se ne frega mentre digerisci la cena e la palpebra già comincia a calare. Una rilettura di Cenerentola dove la sfortunata pulzella è in realtà un viados brasiliano, Oreste, che sogna il principe e sospira con accento calabro-portoghese in un florilegio di doppi sensi. Ma Fiorenza, la fata di Cusenza, ha in serbo per lei un incantesimo che lo/la porterà al gran ballo.

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