domenica,Maggio 26 2024

Reggio, l’8 marzo torna il premio Mimosa dedicato alle donne

Appuntamento presso l'aula magna dell'Università Mediterranea. L'evento promosso dall'associazione culturale Anassilaos

Reggio, l’8 marzo torna il premio Mimosa dedicato alle donne

Torna alla sua data naturale (l’8 Marzo alle ore 17,15 presso l’Aula Magna “Quistelli” dell’Università Mediterranea), dopo due anni di differimento dovuto all’epidemia di covid-19, l’appuntamento con il Premio Anassilaos Mimosa a personalità “al femminile” del mondo del lavoro, delle professioni, del volontariato, della cultura e delle arti promosso dalla Sezione Donna dell’Associazione Culturale Anassilaos, intitolata alla figura di Emanuela Loi, l’agente della Polizia di Stato assassinata trenta anni fa (19 luglio 1992) nella Strage di Via d’Amelio,  di cui è responsabile la dott.ssa Rosella Crinò.  

Per questa 27^ edizione, patrocinata dal Consiglio Regionale della Calabria, dalla Città Metropolitana e dal Comune di Reggio Calabria, dall’Università Mediterranea, dalla Deputazione di Storia Patria e dal Circolo del Tennis “Polimeni” mai così numerose le proposte e indicazioni provenienti dalle Istituzioni, dagli Enti, dalle Associazioni e Circoli Culturali e di Volontariato, che da  un lato rivelano il desiderio e la volontà della “risorgenza” dopo due anni bui e dall’altro segnalano la ricchezza, tutta al femminile, di un Mezzogiorno d’Italia che, nonostante le criticità sociali ed economiche, vuole andare avanti e lo fa  affidandosi alle capacità, alla professionalità,  alla forza, alla tenacia, al coraggio, alla determinazione delle tante Donne che operano nei più diversi campi e settori di attività, dalla Magistratura alle Forze dell’Ordine, presidio di legalità e libertà; dal mondo della scuola che in questi anni ha affrontato e superato brillantemente, grazie all’impegno di Dirigenti e Docenti e del personale tutto, le difficoltà inedite poste dal covid19 a quello del volontariato, sia laico che religioso, impegnato nella difesa dei più deboli, delle donne, dei migranti, dei malati, dei bisognevoli all’insegna della parabola del buon samaritano “Samaritanus…misericordia motus est” (Luca,10,33); dal mondo delle professioni e del lavoro, nel campo dell’avvocatura, della medicina, del sindacato, nell’espletamento di importanti funzioni pubbliche in enti e uffici, a quello della cultura, dell’arte, della musica, della poesia, della tutela e conservazione del patrimonio archivistico, storico, artistico, archeologico.

Una particolare attenzione viene dedicata alla stampa nel rispetto di quanto afferma l’art.21 della nostra Costituzione “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” e nel ricordo di Ilaria Alpi, Maria Grazia Cutuli, Graziella De Palo, Daphne Caruana Galizia,Anna Politovskaya  e di tutte le altre  giornaliste vittime di violenza nel mondo. Un premio al lavoro e alla creatività femminile ha un senso e un significato se si traduce in un impegno concreto a rimuovere le diseguaglianze tra i sessi che tuttora perdurano nel nostro Paese e soprattutto a combattere e vincere la dura battaglia contro la violenza che colpisce le donne. Ogni giorno infatti la cronaca ci consegna atti di violenza che interpellano la nostra coscienza e disonorano la nostra collettività. In questo difficile momento poi un pensiero riteniamo di dover rivolgere alle donne (madri, figlie e spose) dell’Ucraina vittima di una aggressione che a ottanta anni e più dalla conclusione del 2^ conflitto mondiale riaccende in Europa i foschi della guerra.

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